The Cramps Big Beat from Badsville (Bonus Tracks) FULL ALBUM
Non l’avevo mai sentito. Deciso: dovessi scegliere un album dei Crampi per un party, sceglierei questo… probabilmente il più carico di tutti…
Se nella patta non custodite solo gli spiccioli che vi sono avanzati dall’acquisto delle Marlboro questo disco dovrà procurarvi una qualche sorta di erezione.
Perché Big Beat è un album bagnato di umori genitali come una vulva delle star di Brazzers, un discone che riporta i Cramps alla forma perfetta di Stay Sick! e aggiunge altre perversioni al loro catalogo di aberrazioni deviate, stavolta tutte farina del loro sacco: Cramp Stomp, It Thing Hard-on, Like a Bad Girl Should, Devil Behind That Bush, Super Goo (una sorta di Can Your Pussy Do The Dog? pt. 2), Burn She-devil, Burn (quanto di più vicino al classico suono rockabilly mai inciso dalla band), Haulass Hyena.
Lux e Ivy sono assieme da venticinque anni e hanno un’intesa musicale e sessuale perfetta.
Quando Lux sposta la levetta del microfono su On è come se tirasse giù la zip. Quando Ivy imbraccia la sua Gretsch, è come se ti tirasse giù le mutande.
Da quando si sono conosciuti passano più tempo a letto che a suonare.
Ma quando suonano è come se fossero ancora su quel letto.
Lei è una MILF quarantaquattrenne che brandisce frustino e pugnali.
Lui striscia ai suoi piedi, le lecca le caviglie, risale sbavando fino all’inguine, affonda il mento nelle sue grandi labbra. Le lascia piccoli filamenti di saliva sui peli pubici e risale fino al collo per affondarle i suoi canini da vampiro.
I Cramps sono ostentazione e sacrilegio, burlesque e rock ‘n roll becero.
Quando scendono dal letto, le lenzuola sono ancora bagnate.
Come la vostra biancheria intima quando sarete di ritorno da Badsville.
Non l’avevo mai sentito. Deciso: dovessi scegliere un album dei Crampi per un party, sceglierei questo… probabilmente il più carico di tutti…
Se nella patta non custodite solo gli spiccioli che vi sono avanzati dall’acquisto delle Marlboro questo disco dovrà procurarvi una qualche sorta di erezione.
Perché Big Beat è un album bagnato di umori genitali come una vulva delle star di Brazzers, un discone che riporta i Cramps alla forma perfetta di Stay Sick! e aggiunge altre perversioni al loro catalogo di aberrazioni deviate, stavolta tutte farina del loro sacco: Cramp Stomp, It Thing Hard-on, Like a Bad Girl Should, Devil Behind That Bush, Super Goo (una sorta di Can Your Pussy Do The Dog? pt. 2), Burn She-devil, Burn (quanto di più vicino al classico suono rockabilly mai inciso dalla band), Haulass Hyena.
Lux e Ivy sono assieme da venticinque anni e hanno un’intesa musicale e sessuale perfetta.
Quando Lux sposta la levetta del microfono su On è come se tirasse giù la zip. Quando Ivy imbraccia la sua Gretsch, è come se ti tirasse giù le mutande.
Da quando si sono conosciuti passano più tempo a letto che a suonare.
Ma quando suonano è come se fossero ancora su quel letto.
Lei è una MILF quarantaquattrenne che brandisce frustino e pugnali.
Lui striscia ai suoi piedi, le lecca le caviglie, risale sbavando fino all’inguine, affonda il mento nelle sue grandi labbra. Le lascia piccoli filamenti di saliva sui peli pubici e risale fino al collo per affondarle i suoi canini da vampiro.
I Cramps sono ostentazione e sacrilegio, burlesque e rock ‘n roll becero.
Quando scendono dal letto, le lenzuola sono ancora bagnate.
Come la vostra biancheria intima quando sarete di ritorno da Badsville.
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