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Thee Fourgiven "Anything"

SUPERLATIVI…

A Los Angeles Lee Joseph conosce gli attivissimi Greg e Suzy Shaw e Rich Coffee.

Lee vuole pubblicare qualcosa dei Fourgiven e vuole fare il grande salto con la pubblicazione di un primo album marchiato Dionysus: Greg Shaw decide di cedere a Lee i diritti sul primo album dei Fourgiven, produzione compresa.

È così che nasce It Ain‘t Pretty Down Here, primo album dei Fourgiven e della Dionysus Records.

I Fourgiven non sono una band amatissima, nonostante i trascorsi negli Unclaimed.

Il 1984 è l’anno in cui la febbre del sixties è al suo apice.

Se non suoni come i Music Machine, sei fuori.

E i Fourgiven non suonano esattamente come i Music Machine.

Dichiarano di amare gli MC5, Alice Cooper e Bob Dylan quanto i Count Five.

E non è il momento giusto per farlo.

Rich è un fanatico dei sixties ma anche della musica degli anni Settanta e di molta musica exotica degli anni Cinquanta. E gli piace suonare la surf music pensando di essere nella cripta di Bela Lugosi.

La musica dei Fourgiven suona un po’ così: sinistra, criptica, enigmatica.

Sono camicie paisley che si muovono nell’ombra (Smile No More), vibrati fuzzedelici sempre un po’ macabri (Anything), vortici punk (You Surprised Me), piccole gemme psichedeliche nascoste in anfratti tenebrosi (Besides Me), caverne beat dove risuonano echi crampsiani (It’s Calling You) se non batcaviani (Lost in the Beat). Insomma, i Fourgiven lanciano la sfida e nessuno la raccoglie.

I loro primi due album restano a documento di una piccola leggenda che in pochi ancora ci affanniamo di raccontare.
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