Puoi scorrere a destra e anche a sinistra!
Fallo sulla apposita barra grigia.
The Beguiled - Gone Away

A memoria mai sentiti nominare. Il Reverendo li infila nel garage-punk undeground. Molto più punk-rock con spifferi hard. DUE ALBUM micidiali.

Ispirati da quell’immaginario di serie B che era stato il propellente dentro le taniche di Cramps e Fourgiven i Beguiled vengono fuori, dopo aver fatto capolino sulla bellissima Sounds of Now! a fianco di Untold Fables, Yard Trauma, Cynics, Zebra Stripes e degli stessi Fourgiven, con un intero album di chitarre rantolanti e pieno di spooky-songs intitolato Gone Away (che è quello che la band farà subito dopo aver inciso il disco, salvo tornare fugacemente anni dopo, un soffio prima della tragica scomparsa di Mike Ball che di quelle chitarre era l’artefice, NdLYS). Prima di essere avvolti da quelle nebbie che sul disco assumono più volte la consistenza di un sudario sepolcrale, soprattutto lungo la prima facciata dell’album.

Sotto queste brume anche due eccezionali numeri piovuti direttamente dai sixties come Next in Line dei Birds e Little Girl dei Them prendono le sembianze di corvi dalle grandi ali nere e avvicinano la band al suono cisposo degli Untold Fables preparando il terreno alla strabiliante title-track che chiude il disco con una febbricitante dose di R&B avvolto dalle spine che, tra i pezzi firmati dal gruppo, contende l’alloro alla Psychotic Girl che si erge dallo stagno melmoso della prima parte del disco.

Con Gone Away i Beguiled diventano la Mystery Machine in grado di inerpicarsi su quel declivio lungo cui sta scivolando il garage rock californiano alla fine degli anni Ottanta.
Carico i commenti...  con calma