"Cloverfiled"  - "Rec"  e "Quarantine",  gli sceneggiatori a distanza di nove anni da "The Blair Witch Project" hanno voluto rilanciare questo stile cinematografico che sembrava essere dimenticato, l'horror movie ad effetto realtà, ripreso con una telecamera amatoriale che riprende cose che accadono sul serio. La differenza con il primo tentativo del 1999 è che il pubblico ormai non lo freghi più facendo credere che ciò che vedi sia vero! Quindi questa tecnica da reality viene inserita solo come esercizio di stile per dare un tocco claustrofobico e realistico al film. Che sia Godzilla, o che siano zombie, l'effetto rimane comunque quello alla Blair Witch Project. 

La trama è semplice, una ragazzina conduce un programma televisivo notturno, e con il suo fidato cameraman Pablo sta realizzando un documentario sui pompieri e sulla loro vita, quando i pompieri vengono chiamati in un palazzo a soccorrere una vecchia impazzita, Pablo e la Lady seguono il tutto con la telecamera, ma ben presto rimarranno isolati nel palazzo in compagnia di zombie assetati di sangue! Il tutto filmato con la telecamera di Pablo.

Questo "REC - la paura scorre in diretta" è stato studiato nei minimi dettagli per far sobbalzare lo spettatore dalla sedia (con me però non ha funzionato... peccato... volevo rifare un bel saltino dal mio sgabello... non mi succede dai tempi di "Aliens" di Cameron, mi ci volevano due bypass, altri tempi!...) tutto è praticamente studiato nei minimi dettagli, ogni singolo movimento degli attori, ogni singola mossa, ogni singolo spostamento di camera, questa perfezione di tempi e questa meccanicità di riprese sono il punto dolente del film, infatti, nonostante la schematicità del tutto, gli attori e l'operatore di camera devono fare in modo che tutto stia accadendo realmente, e nella loro forzatissima naturalezza risultano terribilmente meccanici e imbarazzanti, a partire dall'antipatica protagonista che si sforza a fare smorfiette imbarazzate e comportamenti fintamente spontanei e naturali (come quando si emoziona davanti alla cinepresa, sbaglia le battute, fa finti comportamenti umani, eccetera... orribilmente forzato), ma anche i condomini del palazzo che spuntano al posto giusto nel momento giusto anche loro con una recitazione "spontanea" completamente forzata! Insomma... ridicolo ma in fondo... efficace!  Si perché al di là della recitazione e della finta spontaneità degli eventi, il film viene giocato su dei tempi perfetti in cui i colpi di scena sono piazzati perfettamente all'interno della vicenda in modo tale da far saltare lo spettatore dalla sedia con un tempismo matematico! Tempismo che però si capisce nei minimi dettagli (ad un certo punto dicevo "ed uno.. e due.. e.. VOILA'"  e spuntava lo zombie di colpo) troppo matematico e prevedibile, ma lo spettatore facilmente impressionabile ha uno spavento assicurato.

L'idea funziona, ma non funziona lo svolgimento, che se pur fatto bene, ripeto... e troppo troppo meccanico.

Non riesco a spiegarmi tutti sti premi che a vinto nei festival, come "miglior attrice" mah. Però devo riconoscere che tecnicamente è un opera ben fatta e bene orchestrata (al di là della pessima recitazione)

La promozione che ha accompagnato il film ha del ridicolo, del tipo fanno vedere dei trailer con le reazioni del pubblico alle anteprime, tutti che fanno "AAAAAHHHHHH" dimostrando di essere i migliori attori del progetto "REC", se mi pagano 100 euro per fare il finto spettatore terrorizzato anche io salto dalla sedia, per 200 euro mi attacco al soffitto! Mi ricordo che facevano sta puttanata anche con "Final Destination" con gli spettatori spaventati in sala. Ma perché in sala si spaventano e a casa mia no?

Comunque rispetto a "Cloverfield" forse ha meno impatto emotivo, datosi che "Cloverfield" mostrava delle sequenze in stile attacco terroristico con mostro al posto dei dirottatori, e le sequenze all'aperto ricordavano da vicino l'11 settembre,  nel caso di "REC" l'impatto è meno reale (nonostante il suo sforzo enorme e mal riuscito per cercare di esserlo) e a volte si cade anche nel comico involontario (scene alla "Evil Dead" con la vecchia zombie che ci prende colpi di martello in faccia).

Film comunque consigliato per una serata di intrattenimento tra amici o a persone facilmente suggestionabili, da ascoltare con un impianto stereo ad altissimo volume, il film gioca tutto sull'effetto "BOOOOOOOOH" ti sei spaventato?" e nulla più.  

A mio avviso però la più grande porcata di questo genere di film rimane proprio il caposaldo del 1999. 

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