Paolo Rossi? Paolo Rossi, non il calciatore. Paolo Rossi il comico.

Paolo Rossi nell'attimo di maggior splendore, teatro, TV, libri, tutto ciò che toccava diventava oro, allora perché non un bel Cd ? Visto il successo ottenuto l'anno dopo un altro CD. Partiamo dall'inizio che è meglio, correva l'anno 1993 alla radio cominciarono a passare un brano di Paolo Rossi: "Abdul". Travolgente comicità un via vai di battute sul mondo calcioglobale Italiano.
"Mi dia la Gazzella dello Sport" "Uno che ha chiamato il suo giornale "Giornale" un genio sarà uno che ha chiamato suo figlio "Figlio" il cane "cane" ". Paolo è veramente in forma già dall'intro quando ci fa provare le casse, cassa di destra : "Ci sono dei negri da picchiare!" cassa di sinistra: "Ma, non so però.." Oppure in "Squadrone" ancora con la metafora calcistica, un po', un po' ? Una tirata pazzesca contro lo strapotere del Milan. "Lo stadio è mio, il pallone è mio non mi dai la palla? Basta vado a casa.."

Alcune 'canzonacce' son cantate con personaggi celebri e celebrati, Jannacci Per "Ho visto un re" non credo che un brano così abbia bisogno di presentazioni. Capossela in "Tornar", Baglioni per "Canzonaccia" un vero dramma. Un'altra invettiva è: "Setto nasale in fiamme" dove la vittima sacrificale è un cantantino sanremino come Masini. Chiude tutto "Intervallo" dove l'autore descrive le immagini per il pubblico alla radio. Altri due minuti di battute sagaci.
Lavoro comunque poco onesto, e un po' furbetto come la faccia di Rossi bambino che già ci schernisce dalla copertina. 'Hammamet' praticamente è l'uscita per i bis e che bis però. "Intro big black bigul", telefonate a qualche zia del milanese se non sapete cos'è Bigul.

"Hammamet" andava di moda parlare male dei ladri, soprattutto di quelli che scappavano all'estero con la borsa piena di soldi. Però accusarlo anche del furto della fontana mi pare eccessivo. Il rifacimento di "Sogno all'incontrario" dall'altro album sembra un po' un riempitivo, il brano è piacevolmente surreale.
All'ultimo brano il pezzo che mi ha fatto spender 19.000 lirette per questo CD: "La lista". Riuscire a far ridere ancora migliaia di persone solo elencando i ministri del primo governo Berlusconi, senza una battuta ma solo con l'inflessione della voce e con la mimica, che sul disco non possiamo vedere, penso che sia prerogativa solo di grandi artisti.

Tutti i brani dei due lavori sono cantati e suonati dal vivo, abbracciano un periodo temporale che va dal 1988 al 1994 e sono estratti dai vari spettacoli di Paolo Rossi non il calciatore Paolo Rossi il comico.

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