I Para... potrebbero essere considerati, in qualche modo, la risposta messicana ai Mortician e con questo potrei chiudere la recensione. In realtà non sono proprio un clone, le tematiche horror vengono abbandonate a favore di testi porno-carcassiani (rigorosamente in madrelingua) come le immagini del booklet ci possono far supporre, che passano con scioltezza da un'autopsia ad ani dilatati a transessuali superdotati, tanto per citarne alcune. Bene, per il resto che dire? Abbiamo le solite intro da film, che peraltro non hanno nulla a che vedere coi testi, dei vocalizzi incomprensibili (mi è venuto pure il dubbio che in realtà il vocalist emetta dei versi a caso, booklet alla mano non riesco a seguirlo) e bassissimi, parti rallentate alternate a pezzi veloci. Brutto a dirsi, per un gruppo del genere, le parti rallentate sono quelle che rendono di più, complice anche una registrazione approssimativa: la chitarra è anemica e il suono della batteria (non drum machine) è troppo in evidenza, mentre la voce tende a coprire tutto. Rispetto i Mortician, va detto, vi è una maggiore varietà nella proposta sonora ma sappiamo tutti che non è difficile.

In definiva il classico gruppo poco dotato tecnicamente che ricalca schemi già collaudati sia grafici che sonori, ma almeno senza pretese. Innocui.

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