A volte destano perlomeno curiosità le scelte logistiche delle televisioni e della strutturazione dei palinsesti. Produzioni e serial ottimi, che nel resto del mondo riscuotono successo in prima serata, qui da noi passano in sordina e vengono collocate a tarda serata per fare spazio nel prime time a della vera e propria spazzatura, che nonostante ciò riscuote anche notevoli ascolti.

Prison Break è un serieal di azione/thriller americano creato e prodotto da Paul Scheuring in collaborazione con Fox Television e e trasmesso negli USA a partire dal 2005.

Lo schema attraverso il quale si snodano i ventidue episodi della serie, segue il filone di serial già di successo come 24. Ovvero niente episodi a schema "chiuso" che terminano su se stessi (CSI ad esempio), ma una struttura aperta e dalle mille ramificazioni, con notevoli sotto-trame che spesso vanno a congiungersi o vengono seguite dalla macchina da presa in maniera parallela e continua.

Al centro della storia, vi sono due fratelli Michael Scofield (Wentworth Miller) e Lincoln Burrows (Dominic Purcell), dalla psicologia e dai caratteri quasi agli antipodi. Molto cerebrale, sensibile, onesto, disponibile e altruista verso gli altri il primo, scontroso, aggressivo, spigoloso, pronto a mettersi nei guai e in situazioni scomode il secondo.

Lincoln Burrows viene accusato di omicidio, e successivamente carcerato a Fox River e condannato a morte per un crimine, dai risvolti oscuri e inquietanti, da cui lui stesso prende le distanze, dichiarandosi innocente.

Suo fratello, un ingegnere edile, con una buona posizione sociale, cerca di venire in suo aiuto, facendosi rinchiudere appositamente nello stesso carcere, con lo scopo successivo di portare a termine un "break" vincente, per liberare suo fratello.

A loro si aggiungono una nutrita schiera di personaggi principali, che spesso vengono in loro aiuto e più di sovente cercano di fregarli e metterli con la testa al muro.

Tra questi hanno una notevole importanza nel dipanarsi della trama principale due figure femminili: l'ex fidanzata di Lincoln, ovvero l'avvocato Veronica Donovan, che tenterà in tutti i modi di indagare e difendere Burrows (interpreta dalla sensuale Robin Tunney, attualmente nel cast di The Mentalist, su Italia Uno) e la bella dottoressa dell'infermeria della prigione Sara Tancredi (Sarah Wayne Callies).

Altra pedina importante del puzzle la gioca Brad Bellick (Wade Williams) capo delle guardie di Fox River. Sempre molto duro e carogna nei confronti dei detenuti. Amaury Nolasco invece impersona Fernando Sucre, latino-americano, personaggio dotato di umorismo, e molto importante per i piani dei due fratelli.

L'azione si svolge nello stato dell'Illinois, a Chicago e nelle città limitrofe. L'ambientazione principale è il grande penitenziario di Fox River (nome di fantasia), dove sono rinchiusi i criminali più pericolosi del paese, tra cui il temuto boss mafioso Joe Abruzzi (Peter Stormare) e il pedofilo e stupratore Teodore Bagwell chiamato comunemente T-Bag.

Le riprese sono state filmate nella Jolie Prison, Illinois. Una vera e propria prigione chiusa nel 2002, e successivamente utilizzata proprio dalla Fox.

La maggior qualità di Prison Break sta nella notevole dose di adrenalina e suspense che genera e negli innumerevoli e sconvolgenti colpi di scena che si susseguono fino all'ultimo minuto della ultima puntata. Colpi di scena, che sono diventati il vero e proprio trademark di PB (chi ha visto l'ultima puntata della quarta e ultima stagione, sa già a cosa mi riferisco).

Altri fattori positivi, che incidono sull'ottima riuscita della prima stagione, sono l'ottimo spessore e caratterizzazione psicologica dei vari interpreti. Vedere il notevole lavoro svolto da Robert Knepper sul suo personaggio, un vero e proprio "cattivo" in tutti i sensi T-Bag, che risulta essere persino spassoso e divertente a più riprese con le sue macchiette, nonostante il ruolo da antagonista.

Ottima pure l'atmosfera oscura, inquietante e drammatica che si respira all'interno di Fox River, e la colonna sonora e gli effetti sonori che aggiungono pepe al tutto.

Mai il tema della detenzione, della pena di morte, dell'evasione, sono stati sfruttati meglio in una produzione per la televisione. Prison Break è ossigeno puro e aria fresca, che si distingue dalla massa uniformata e stereotipata dei vari Life e CSI Las Vegas. Chi ha amato alla follia film come "Le ali della libertà" o "Il miglio verde"sono certo apprezzerà molto anche il prodotto venuto fuori dalla mente di P. Scheuring.

Anzi, vi dirò di più, se amavate la figura da intellettuale di Andy Dufresne, apprezzerete ancor di più il personaggio interpretato da Wentworth Miller, ideale successore e con molte caratteristiche in comune col primo. Psicologicamente, ma non solo, anche nei rapporti amichevoli con il direttore del carcere, nell'avere entrambi una sorta di "filosofo" guida all'interno delle mura, i due si assomigliano un bel po'.

Sarà proprio quest'ultimo il motore principale, attorno a cui si svolgono tutte le storie. Un carattere molto particolare, che non mancherà di colpire positivamente lo spettatore, tra idee ingegnose e parentesi a tratti emozianti.

Cospirazioni politiche, alleanze, nemici, tradimenti, fughe, lotta per la sopravvivenza in un mondo squallido e duro, in cui non ti puoi fidare di nessuno, questo e altro ancora è la prima stagione di Prison Break, un capolavoro dei serial thriller.

Nota finale:

Ho volutamente tralasciato alcuni personaggi e non svelato dettaglli dell'evoluzione e dello svolgimento della trama, essendo questa infinitamente lunga nelle sue varie parti e anche per non rovinare la sorpresa a coloro i quali non avessero mai visto P.B.

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