Alcune sere fa al teatro de Barbuti a Salerno ho assistito al concerto di Peppe Barra accompagnato dal violino di Lino Cannavacciuolo.
Peppe Barra, amatissimo dal pubblico salernitano, ci ha offerto una serata indimenticabile, ci ha incantato con le sue storie antiche, di una Napoli dal 1600 in poi, fino alla versione bellissima di Bocca di rosa.... "tentazione... tentazione". La sua mimica facciale, le sue espressioni colorite, il suo sguardo ricco di intelligenza, il suo soffrire, il suo sorridere, mi hanno fatto vivere momenti di grande emozione.
Peppe Barra è un grandissimo artista, pieno di calore, capace di comunicare la grandissima passione per la sua arte. Il suo occhio è sempre rivolto alla tradizione, alla sua amata e magica Napoli perchè "si nun saie addò ne vieni non può sapè addo ia i" (se non sai da dove vieni non puoi sapere dove devi andare). Ieri sera poi Lino Cannavacciuolo, dopo gli alti e bassi del mio innamoramento per la sua musica, mi ha definitivamente conquistata: è vero amore! Ha suonato un brano da solo, non l'avevo mai ascoltato prima di ieri, basta dirvi che durante l'esecuzione è stato applaudito per tre volte, oltre all'ovazione finale. Quando accompagnava peppe Barra poi, sono sicura di aver sentto il violino parlare! Lino Cannavacciuolo fa parlare il suo violino, gli da vita, gli da un'anima!
Vi raccomando di andare a vedere questi due artisti quando vi capiterà, ne godrete tantissimo, ve lo assicuro. Ciao
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