"…to the ones who had the displeasure of sleeping with me"

Brian Molko chiuse gli anni novanta con la scrittura di questo pezzo, il terzo singolo dal fortunato Without You I’m Nothing.

Il nichilismo figlio del 1800 pervade in un’incessante critica all’amore da favola. L’inevitabilità della corrosione viene attribuita ad un fuoco spento, esasperando la negatività come di consueto nel mondo Placebo.

L’amore insulso apre ogni verso, una partner che raggrinzisce e si aggrappa alla banalità delle cose.

“Il mio cuore è una puttana, il tuo corpo è in vendita – il mio corpo è rotto, il tuo senza energia”

Dal punto di vista musicale, un riff subdolo introduce la batteria incalzante di Steve Hewitt (più essenziale nella versione single mix e al contrario leggermente pompata nella versione dell’album).

Il film Cruel Intentions si avvale del pezzo come colonna sonora nei titoli di testa e ben si addice alla trama (che il leader della band conosceva già avendo letto il romanzo da cui è tratta la pellicola ovvero Dangerous Liaisons).

Quest’anno un’inedita versione del videoclip, originariamente scartata nel 1999, è stata pubblicata nei canali social dei Placebo. In esso i componenti della band sono accompagnati da dei loro cloni/sosia all’interno di un oscuro casinò (in tutto il loro stile androgino), con la conseguente fuga di Brian in un ambientazione orwelliana mentre il brano termina.

“Ogni te, ogni me” è riferito proprio alla dinamica della relazione inutile portata avanti dai clichè abitudinali. Dalle personalità impossibili da mettere a tacere e addomesticate come fossero cani.

Every You Every Me è la perfetta anti-love song che in quel decennio solo tipi come Molko, Brett Anderson o Greg Dulli sarebbero riusciti a concepire con tale classe.

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