Ciao a tutti... Questa è per me la prima recenzione, non dovrei essere bravo a scrivere recenzioni, sta a voi giudicare (non siate troppo cattivi), grazie.
Ho scelto quest'album perchè nessuno, stranamente, aveva osato recensirlo, come gli altri album del resto ("MoonBabies", "Quantum").
Dopo il successo nel 1999 dell'album di Derek Sherinian, un lavoro sperimentale chiamato proprio col nome "Planet X", i tre mostri del panorama progressive ovvero: Derek Sherinian alle tastiere, Tony MacAlpine alla chitarra e Virgil Donati alla batteria, si riuniscono per formare un "super gruppo", ed insieme all'eccellente bassista Tom Kennedy, realizzano il primo cd dei Planet X dal nome "Universe".
Un lavoro assolutamente fantastico che concentra al suo interno elementi prog-rock-pop-metal, dando libero sfogo all'immaginazione e all'enorme tecnica di questi musicisti che sembrano venuti da un altro pianeta, un pianeta sconosciuto...
Iniziamo a parlare delle canzoni:
Si parte con "Clonus", brano eccellente, come l'ingresso di organo del grande Derek, un pezzo molto prog (come tutti del resto), dura poco più di 4 minuti e in quei 4 minuti si riesce a percepire la valenza di questo disco, trascinante la parte di chitarra insieme al sintetizzatore che diciamo è il "ritornello" del brano, chiusura imprevedibile ma del resto i Planet X ci hanno abituato a queste chiusure immediate dei brani che possono apparire un po antipatiche ma sono comunque ben eseguite.
La traccia seguente "Her Animal" non è molto entusiasmante, all'inizio ha un andamento lento ma verso metà canzone si movimenta un pò grazie agli splendidi cambi di tempo quasi incomprensibili che ci offre, al resto ci pensa Virgil Donati, fantastico ad interpretare qualsiasi brano con la sua notevole tecnica.
"Dogs" può apparire ripetitiva ma anche questa è di grande valore: il doppio pedale di Virgil parte impazzito, sembra non si volesse più fermare; è una canzone molto particolare, magari non può piacere a tutti, praticamente è quasi impossibile seguirli questi quattro, vogliono dimostrare tutta la loro bravura (e ci riescono) nel comporre musica.
Nel seguente brano, "Bitch", si può confermare quello appena detto: canzone comunque un pò ripetitiva anche se sono presenti numerosi cambi di tempo e un bell'assolo di Derek col suo synt, finale a sorpresa (ma non c'è da meravigliarsi).
"King Of The Universe" è secondo me tra le più significative dell'album, un pezzo sicuramente trascinante, la partenza è a dir poco stupenda, questa canzone sfoggia dei tempi assurdi, ci trasporta in atmosfere intense e taglienti riferendomi alla parte centrale del brano, che poi esplode di nuovo riprendendo la parte iniziale; si può notare il valore del "trio delle meraviglie", impressionante l'assolo di batteria, la parte di organi, l'emozionante assolo di chitarra; verso la fine sembra che il brano prenda sempre più vita.
La canzone successiva "Inside Black" non appare come le precedenti, appare un pò pesante ma è facile da digerire con gli assoli di chitarra e synt (stupendi!), finale un po' inaspettato e imprevedibile.
Il brano "Europa" è l'ennesimo esempio di concentrato di pura tecnica, molto espressivo.
Il brano seguente "Warfinger" è molto intenso, molto particolare, si può notare un gran bell'assolo di Tom Kennedy col suo basso e successivamente l'ingresso con le tastiere di Derek che sembra duettare con Virgil Donati; in questa atmosfera travolgente si aggiunge poi l'assolo di Tony che termina il brano in grande stile.
"Chocolate" sembra calarsi subito in un'atmosfera cupa e misteriosa, il tempo della canzone si dimostra ancora una volta molto complesso, ma è un po anemica.
Arriviamo a "Pods Of Trance", un pezzo molto particolare, all'inizio è rock, un rock tutto loro diciamo, verso metà brano si può ammirare la bravura di Derek Sherinian che fa cantare la sua tastiera, ma anche Virgil Donati lo accompagna strepitosamente, in particolare alla fine quando si esibisce di nuovo con il suo doppio pedale "assatanato" (velocissimo!), finale sinceramente un po' brutto, si stoppa subito in modo un pò assurdo.
Con l'ultimo brano "2116" si chiude questo splendido album: inizia con una parte di piano arricchito con effetti particolari, per poi esplodere con l'organo sfoggiando note quasi assurde e tempi taglienti, si parte dopo circa 2 minuti con l'ennesimo assolo di chitarra insieme al piano facendo praticamente parti uguali, veramente elettrizzante. Da notare la parte di basso verso la fine che sembra dare tregua un pò alla canzone restituendo un'atmosfera "traquilla". Chiusura, la solita, ma lo sappiamo già ormai. In tutti i brani non vi sono testi (tranne che per "King Of The Universe"), ma non si sente assolutamente la mancanza a mio avviso...
In quest'album si suonano a tratti come mille note al secondo, è pieno di assoli, di controtempi tipici del prog, organi (sono sempre stupendi a prescindere dal contesto). Insomma, per chi ama il vero prog non può non piacergli almeno un po' questo cd, e soprattutto per chi è un musicista (batterista, tastierista...). Io lo reputo un ottimo cd, un po forte nei contenuti (può sembrare anche un pò pesante) ma è pur sempre un lavoro eccezionale eseguito in maniera perfetta da questi quattro fantastici musicisti che sembrano avere grande consapevolezza dei propri mezzi e un'invidiabile collaborazione e complicità.
Grazie, saluti, ciao.
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