Curiosa band i Prostitute Disfigurement. Lasciando perdere il nome veramente ridicolo, cosa che accomuna molte band del genere da me ascoltato e apprezzato, i Prostitute Disfigurement sono un onesta band Brutal Death. Nonostante il growl del cantante, filtratissimo, una vera fogna intasata (in senso buono ovviamente), la band non suona altro che un Old School Brutal Death Metal, influenzata molto dai maestri Cannibal Corpse, con vari assoli da parte del chitarrista e riff tutto sommato classici, nessuno stacco fantasioso, nessuna innovazione, solo Pure Fucking Brutal Death. I Prostitute Disfigurement non sono una band da prendere troppo sul serio, ovviamente a livello di testi e tematiche, perché musicalmente hanno le palle, se mi passate il termine. E infatti eccoli alla loro terza fatica, questo Left In Grisly Fashion, un album composto da 9 tracce di cui un intermezzo, tutte sui 3 minuti al massimo.
Il growler gorgheggia in modo assai malato, con un alternarsi di scream da parte di un altra voce credo, o forse quella dello stesso vocalist. Il chitarrista condisce il tutto con assoli melodici e veloci, facendo largo uso di tapping e altre tecniche. Il basso è come al solito suonato prevalentemente su tonalità basse, con un suono cavernoso e oscuro. Il batterista si occupa principalmente di blast beat e parti più o meno veloci, la band punta più sull'impatto sonoro che su parti lente e riflessive, i riff spaziano da classici stacchi brutal mixati al death tradizionale e in minor parte al thrash. Le tematiche gore, come ho già detto in precendenza, sono assolutamente da prendere alla leggera, soprattutto per quanto riguarda questa band, la quale risulta ambigua, non si sà se siano consapevolmente buffoni o credano davvero nei testi che compongono (ci sarebbe da preoccuparsi). restano comunque un buon esempio di Brutal death, suonato egregiamente, nonostante sia senza troppe pretese. Una band che non ha mai prodotto capolavori, ma lavori eccellenti sotto il profilo tecnico e musicale. Risulta purtroppo ovvio che molta gente rimane "scettica" riguardo a band come questa, frasi come:- Ma che razza di nome è? Che buffoni!- oppure:- come fai ad ascoltare certa roba?- ne ho sentite tante, ma sinceramente, per quello che è il mio modo di ascoltare e vedere la musica, non bisogna mai essere troppo chiusi, ma anzi apprezzare ciò che sicuramente non è molto originale, ma prenderlo per quello che è, e nel caso di quest'album un buon lavoro senz'altro. Lunga vita dunque anche al Pure Fucking Old School Brutal Death Metal.
Saluti brutali e gutturali a tutti.
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