Qualche giorno fa, arrivato a casa dopo una faticosa giornata scolastica, da buon adolescente incazzato col mondo mi rinchiusi in solitudine nella mia camera. Ero assetato di musica, volevo ascoltare musica che mi risollevasse il morale, musica solare, vivace, ma anche riflessiva. Così ascoltai, quasi per caso, l'album in questione, che mi lasciò positivamente sorpreso. Per farla breve, notai l'assenza di una recensione di quest'album su codesto sito e così...

Avete presente quando, in una serena mattina estiva, vi svegliate e provate quel senso di vitalità e spensieratezza che, frenato da una certa malinconia, si tramuta in uno stato di tranquillità e riflessione? Io no; ma la sensazione più vicina a questa condizione l'ho provata ascoltando "My Brother's Ears/My Sister's Eyes" di "Psychic Babble", datato 2011.

"Psychic Babble" è una one-man band creata da Colin Frangicetto, chitarrista dei Circa Survive. Frangicetto, il quale nella sua band principale sfoderava trame chitarristiche furiose e virtuose, si ritrova, invece, in questo progetto, a creare intrecci dolci e mansueti mantenendo, però, la stessa "verve" indie che caratterizza anche i Circa.

"My Brother's Ears?/?My Sister's Eyes" è un raggio di sole, un gioiello di dream/indie pop. L'atmosfera sognante e quasi onirica dell'album viene dominata dall'alternanza di momenti di brio e vivacità, di distensione e riflessione e, ancora, di smarrimento ed estraniazione. Tutte le canzoni sono piccole perle che, suonate con una disarmante quanto impegnativa leggerezza pop, emanano pace interiore, gioia di vivere, piacere contemplativo e tante altre cose belle...

Nelle giornate tristi quest'opera è come un fulmine a ciel sereno, anzi come un bagliore nella solitudine. Ok, la finisco qui.

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