Dietro la sigla Pumice si cela Stefan Nevile estroso Neozelandese che del lo-fi domesico ha fatto il suo Credo.

Uno scalcinato garage colmo di malconci strumenti e marchingegni elettronici raccattati chissà dove è il suo mondo. Un mondo a forma di uovo, sicuramente sodo.

Il suo universo è illuminato da informi allucinazioni a bassissima fedeltà emanate da chitarre scordate, rifiuti sonori elettronici, ritmica da rigattiere e una voce filtrata completamente fuori fase.

Ma il buon Stefan sapeva che queste sue creature potevano avere un possibile pubblico? Segue la sua deviata ispirazione completamente indifferente delle possibili reazioni.

Un artista incompromesso o una mente baccata ? Entrambi!!!

Un disco che disgusta e lo si getta al volo dalla finestra o lo si ama e si conserva gelosamente. Non è musica da mezze misure.

Folk, blues, suonati sbucciando patate tanto sono sbilenchi e squilibrati, completamente incuranti di ogni velleità estetica.

Spastici rock'n'roll che fanno sembrare gli Half Japanese dei diligenti scolaretti.

Il primo Beck dopo una lobotomia.

Un drogato Beefheart della generazione annoiata, più allucinato del solito che si gingilla registrando il suo operato in un walkman.

Nove perle nascoste in un bidone colmo di mondezza. Bisogna raschiare molto lerciume per coglierne la lucentezza.

La sua musica è stata definita shit-fi.

Se siete schizzinosi girate alla larga. Disco che non mi sento di consigliare a nessuno.

Provatelo ma non datemi la colpa.

Elenco e tracce

01   Hey Crap Crab (03:37)

02   Stink Moon (03:32)

03   Ready To Rot (03:00)

04   Trophy (12:12)

05   Coeliacs Bring A Plate (02:32)

06   Covered In Spiders (05:26)

07   Hump Piss (01:26)

08   Smell The Towel (03:27)

09   Cuachag Nan Craobh (09:19)

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