Musica e marketing.

Non so voi, ma se io fossi un artista studierei accuratamente il periodo dell'anno in cui fare uscire il disco e poi sceglierei la data adatta tra le altre cose anche in base a cosa vuoi comunicare all'ascoltare, ai profumi, alle sensazioni e ai paesaggi insomma. Perchè in fondo se esiste il guardaroba per ogni stagione esistono anche pile di dischi in letargo e buoni e pronti ad essere scongelati ad ogni cambio di stagione.

“Atlas” dei Real Estate è uscito il 4 marzo, ma come sembra suggerirci il monicker della band del New Jersey è un pasto che va consumato caldo appoggiati sul finestrino di un pullman pensierosi, magari immersi in un ampio campo di grano o di ortaggi che profuma di terra e di vita o facendo una passeggiata sul lungomare con il venticello che per un attimo ti consente di respirare.

Questo disco mi ha fatto compagnia a sprazzi in questa prima parte dell'anno a cavallo tra primavera ed estate e le impressioni che avevo fin dai primi ascolti non sono poi mutate con il susseguirsi di essi.

Un disco formalmente inappuntabile, con tutti gli elementi al posto giusto, che regge sulle sue gambe, ma non riesce a spiccare il balzo e prendere il volo.
L'impalcatura jangle-pop è si frutto di momenti ariosi, ma collegata ad una scrittura fin troppo omogena con qualche sussulto e senza vere cadute di tono, ma che ne penalizza il rendimento sulla lunga distanza.

Prendete il block notes e segnatevi a matita “Atlas”, ma poi ricordatevi di citofonare in Pennsylvania campanello Granduciel ore pasti.

Per fan di The War On Drugs e Mac De Marco.

Tracce chiave: Had to Hear, Talking Backward, April's Song

Elenco tracce e video

01   Past Lives (04:33)

02   Primitive (04:16)

03   Navigator (03:33)

04   Had To Hear (04:50)

05   How I Might Live (02:29)

06   Talking Backwards (03:07)

07   Crime (03:15)

08   April's Song (03:32)

09   The Bend (05:12)

10   Horizon (03:11)

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