Per quanto io non ritenga assolutamente di avere la conoscenza assoluta della musica, mi accingo a scrivere questa recensione, dopo 2 anni di "assenza" da questo sito e dopo polemiche varie e infinite, tuttavia molto utili, per condividere con i lettori la passione che ho scoperto da poco per il jazz anni '20, quello suonato dalle jazz band bianche nei club malavitosi di Chicago e New York.

Negli anni '20 il jazz si spostò da New Orleans verso nord, verso le città sopracitate, dove emersero le figure di Bix Beiderbecke, di Eddie Lang, di Louis Armstrong, King Oliver, Benny Goodman, Frank Trumbauer ecc...

Bix Beiderbecke era un bambino prodigio che aveva imparato a suonare il pianoforte a tre anni e, da autodidatta, la tromba. La famiglia decide di mandarlo a studiare in un'Accademia Militare a Chicago, e da qui inizia la carriera di Bix. Proprio a Chicago vengono scoperte le sue straordinarie doti di improvvisatore e il suo stile particolare e sopraffino, che lo porta ad essere considerato ancora oggi il miglior jazzista bianco (o forse il miglior jazzista di sempre, ma non vorrei speculare troppo sulle parole...). Purtroppo Bix morì a soli 28 anni, vittima dell'alcol, che nei night in cui suonava scorreva a fiumi.

Attorno alla figura leggendaria di Bix Beiderbecke è stato pubblicato il disco "Red & Boss Gang" prodotto dalla Micca club records, ed è suonato da alcuni tra i migliori solisti internazionali: Emanuele Basentini (chitarra), Red Pellini (sax baritono), Massimo D'Avola (sax tenore), Andy Gravish (tromba), Paolo Farinelli (sax alto), Leonardo Borghi (pianoforte), Vincenzo Florio, Marco Loddo e Giuseppe Talone (contrabbasso), Marco Valeri, Nicola Angelucci, Roberto Pistolesi (batteria). E' inoltre impreziosito dal suono del sax inconfondibile di Carlo Atti e dalla voce di Greg (in From Monday On).

Il disco, registrato ad Agosto 2006 nelle sale del club, ripropone ad un pubblico moderno brani del passato, molti suonati dall'orchestra del grande Paul Whiteman (per molti un sempliciotto.. ma è colui che ha commissionato la Rapsodia in Blue a Gershwin), in cui prima tromba solista era Bix Beiderbecke, riadattandoli in modo decisamente originale. Ciò che stupisce è di come questa musica, che al giorno d'oggi purtroppo non ascolta quasi nessuno, sia qualcosa di unicamente bello, di come questi musicisti facciano provare emozioni che quasi niente e nessuno è capace di darti. Ogni solo è un tocco di classe, nessuna nota è lasciata al caso, ogni improvvisazione è un qualcosa di meraviglioso. Mi è stato regalato in prima persona da Emanuele Basentini, e ha girato nello stereo della mia macchina per due mesi interi ininterrottamente. E' strano poter ascoltare una musica così coinvolgente, impeccabile, e accorgersi che molti non sanno nemmeno cosa sia il jazz, o considerano questo tipo di jazz arcaico, di seconda fascia rispetto al jazz anch'esso apprezzabilissimo di John Coltrane, Charlie Parker, ecc...

Dischi di revival su Bix ne sono stati fatti tanti, ma questo è probabilmente l'unico in cui si suona la musica anni venti ma con musicisti ed assoli moderni... Ma nonostante tutto la musica sembra essere la stessa; pensate che (parlo da persona non a conoscenza dei fatti) probabilmente nessuna casa discografica (così impegnata a sfornare nuovi tiziano ferro) si sia impegnata a far registrare questo disco (come tanti altri dischi importantissimi), e il disco è stato registrato e prodotto da un club...

Il problema riguarda molto probabilmente soprattutto l'Italia, pervasa da un sottobosco musicale (e culturale in genere..), in cui si crede che la "musica buona" sia quella che passano in radio, suonano a Sanremo (il festival delle schifezze italiane), o danno su Top of the Pops (altra chicca...) e che il jazz sia un genere di nicchia che non piace a nessuno e sta per scomparire. Il famigerato Pop, colmo di ritornelli e frasi ridondanti, è ormai entrato nelle teste di tutti, dagli anni 60 in poi, dal "mito" di Elvis Preasley e dai "simpatici" Beatles, pesantemente mal giudicati dai critici (quelli con la C maiuscola) dell'epoca, ma tanto apprezzati dai teenagers dell'epoca, i primi teenagers con cui le case discografiche, molto attente a massimizzare i loro profitti, hanno avuto a che fare...

TRACK LIST:

1 - FIDGETY FEET
2 - WHEN
3 - BLUE RIVER
4 - CHINA BOY
5 - SINGIN THE BLUES
6 - CLARINET MARMELADE
7 - DARDANELA
8 - FROM MONDAY ON
9 - MY PRETTY GIRL
10 - HAPPY FEET
11 - I'LL BE A FRIEND WITH PLEASURE

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