"Frocio! Frocio! Frocio! Frocio!..." (preludio al concerto al Coetus 2005)

"Richard, qual'è il tuo rapporto con le donne?"
"Beh, che dire, ho lasciato un sacco di donne nei garage col mio sperma al loro interno..." (un paio d'anni fa in un'intervista su Teledonna)

"Una volta mi citofonò Steve Morse. Si era perso per Roma e mi chiese se poteva usare il mio bagno." (boh?)

"Andate da Ratzinger, che il giorno che scopre che esiste la fica cambia tutto il Vaticano!!!!!!" (Benson, live al Coetus 2005)

"Che cazzo m'avete tirato sulla chitarra?! È tutta inzaccherata!!!" (Benson, live al Coetus 2005)

"Sei morto Richard!!... so' due anni che t'aspettamo!!" (il caldo pubblico del Coetus, 2005)

Pensate ad un posto dove poter sfogare le vostre pazzie più deliranti: bene! quel posto è un concerto di Richard Benson! Questo eroe è l'esempio del rockettaro italiano coatto e verdoniano con parrucca incorporata (dicono), che è pronto a ricevere i peggiori insulti dal pubblico (e non solo) riutilizzandoli per inscenare momenti cabarettistici EPICI. Da citare la cover di "Another Brick in the Wall" e la sua canzone simbolo "Madre Tortura" (prontamente storpiata dal pubblico). Mi ringrazierete, perché questa è una bolgia romana zuppa di trash e di parolacce, di "ardue digressioni filosofiche" e di polli che volano per la sala... Chiunque ha voglia di farsi un bel po' di quelle risate SPAPPOLAPOLMONI PRE-INFARTO, vada a codesto indirizzo: www.fusiditesta.com/download_categoria.php?id=10

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