Cosa succederebbe se un gruppo di persone di diversa appartenenza ideologica, etnica e culturale venisse a sapere qualcosa che sfida apertamente ogni propria convinzione? Se venisti a sapere che tutto ciò che hai sempre creduto (e se per questo anche tutto ciò che ha sempre creduto qualcun' altro) come ti comporteresti

Questa è la domanda alla base di questo film. Anzi, questo è lo sviluppo del film. Tutti gli 87 minuti della pellicola sono basati su questo interrogativo.

" L'Uomo che Venne dalla Terra" è un film minimale, girato con un budget minuscolo, e a ben vedere, essendo solo dialogo impostato in maniera piuttosto teatrale.

Dialoghi trascinanti, che inizialmente si sviluppano su mere ipotesi mutate poi in realtà da una storia dettagliata, con un incedere verosimile ma surreale.

La storia che ci viene raccontata è quella di un addio, causa di una rivelazione di una surrealtà palpabile che sfida ogni conoscenza del genere umano, della sua storia e delle sue sue tradizioni e della sia cultura. Fantasie che diventano pian piano portentosi strumenti di potere, grandi domande si affiancano a grandi risposte.

Una storia ipnotica, spogliata di ogni sua rappresentazione scenografica in un rito ancestrale che restituisce alla parola tutta la sua sacralità.

Ma questa storia ha da donarci molto di più che un bellissimo e originale racconto. Ci restituisce il concetto di Grande Domanda, quella per cui ci vuole continua ricerca, la domanda che può essere posta su qualsiasi argomento. Le risposte non sono mai scontate, l'orizzonte mai fisso. Nulla è sacro, è lecito domandarsi qualsiasi cosa.

Non dobbiamo mai smettere di chiederci chi siamo 

Carico i commenti...  con calma