Realtà o pazzia?
Il film diretto dal regista tedesco di origine polacca Robert Wiene rappresenta un viaggio nelle più recondite depressioni e frustrazioni umane.
L'atmosfera è carica di tensione e di assillante paura. Paura per ciò che potrebbe accadere, terrore del futuro.
Il tutto si svolge in una apparentemente tranquilla cittadina di provincia, con la sua vita ordinaria ed i suoi ordinari psicodrammi, accentuati dalla scenografia surreale ed onirica con le sue prospettive falsate, le forme allungate ed i suoi colori visionari.
Holstenwall si trascina in una snervante e preoccupante routine che preannuncia eventi malefici, presagi angoscianti, macabri enigmi.
Un tenebroso ed oscuro personaggio e la sua creatura infernale si apprestano a sconvolgere la vita del paese. Il Dottor Caligari arriva con il suo carico di afflizione nel momento di maggiore coesione sociale di Holstenwall, ossia la fiera cittadina con i suoi mercati e le sue attrattive, proponendo alla comunità del luogo il classico fenomeno da baraccone per far leva sulla morbosa curiosità dell'animo umano.
Cesare il sonnambulo, però, ha un potere inquietante. Su ordine del suo padrone, si sveglia e predice il futuro. Ma le sue sono profezie di morte che puntualmente si avverano.
A farne le spese sono due amici, Alan e Franz, accomunati dalla stessa insana curiosità e dall'amore per la stessa donna, Jeanne. Il desiderio di conoscere il futuro riveste per loro una fortissima attrazione e Cesare appaga le loro voglie presagendo la morte di Alan all'alba del giorno dopo.
Di fronte alla perdita del suo fraterno amico, Franz non si dà pace ed inizia una logorante ricerca della verità che lo porterà ad indagare in maniera ossessiva sulla figura del Dottor Caligari. Scoprirà che l'autore materiale dell'omicidio di Alan e di altri delitti commessi successivamente, fu proprio Cesare che eseguiva pedissequamente il volere del suo mentore.
Il frutto finale della sua investigazione lo porterà al Dott. Oscar, direttore del manicomio, che Franz sospetta essere Caligari.
A questo punto si consuma il dramma.
Franz aveva ragione, il Dottor Caligari è proprio il direttore dell'ospedale psichiatrico, ma ciò che, tuttavia, non riesce a capire è il perchè di quella camicia di forza che lo immobilizza ed il perchè Jeanne si attarda così tanto nel giardino del manicomio. Che sia il tutto un'allucinazione?
Nel frattempo il Dottor Oscar gli confida di aver scoperto la causa della sua malattia e, quindi, di essere finalmente in grado di curarlo…
Secondo una certa critica Weine con il suo capolavoro espressionista voleva denunciare al mondo tutta la sua ansia per quella situazione che caratterizzava il periodo tra le due guerre mondiali, in cui sembrava che la popolazione tedesca fosse in attesa del dittatore che avrebbe vendicato tutte le umiliazioni subite dall'uscita della grande guerra (non a caso il film, che, all'epoca della sua uscita riscosse un inaspettato successo, fu censurato sia da Hitler che da Mussolini). In questo senso si teorizzò che il Dottor Caligari rappresentasse Hitler, mentre Cesare il sonnambulo il popolo composto da tanti automi senza volontà, pronti ad ubbidire ciecamente a qualsiasi ordine del padrone.
In qualsiasi modo lo si voglia inquadrare, resta il fatto che "Il Gabinetto del Dottor Caligari" rappresenta un cult immortale non solo dell'horror, ma della cinematografia tutta.
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