Romero Britto é originario di Pernambuco, stato del Brasile nel quale risiedo, ma trova la sua fortuna a New York. Dal suo luogo natale si porta appresso delle influenze artistiche abbastanza evidenti; i colori vivi negli spazi monocromatici, aree e linee definite tipiche delle xilografie tradizionali.

Questi elementi riadattati alle frivolezze della societá odierna, fan si che taluni definiscano “l´arte” di Britto come pop-art.

Quale sia il senso di fare pop-art nel 2015 próprio non saprei. Per Romero Britto evidentemente sono i soldi.

Britto é l´emblema di quell´arte contemporanea che qualcuno definí come “oggetti decorativi di lusso”, non limitandosi al lusso e ampliando gli orizzonti verso prodotti di uso quotidiano e sovvertendo cosí il concetto: se la pop-art aveva portato gli oggetti di uso quotidiano nelle gallerie d´arte, Britto porta la sua “arte” negli oggetti di uso quotidiano.

Al pari di una hit trasmessa alla radio di continuo, alla quale l´ascoltatore piú attento cerca invano di sottrarsi, i fiori e i gattini di Britto riempono gli scaffalli con i suoi colori sgargianti fino alla nausea.

Nasce forse quello che é il primo tormentone mediatico decorativo della storia dell´arte, un epitaffio colorato rappresentando l´arte ormai svuotata delle sue vere potenzialitá comunicative.

Il ritratto di Maicol Giacson é una pittura scelta specialmente per farvi provare quel senso di sincera bruttezza (probabilmente ispirata dal soggetto) che si cela dietro la sua indovinata estetica inprenditoriale.

Dicono che sia l´artista piú amato ed odiato del momento, voi cosa ne dite?

Fareste colazione con la tazza decorata di cuori e micetti?

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