Fra le orde di suonatori che deliziano gli uomini di questa terra, pochi si incontrano eccelsi a dare contributo illuminante alla regina musica. Fra di essi solo uno solo che si conosca, con l´ispirazione venuta da oltre la celeste coltre, ha osato coniare un genere. Il suo nome é Christian Vander.

Ma cosa servirebbe mai un genere se non vedesse nascere e crescere i suoi discepoli? Sappiate allora che la magmatica ereditá si é spinta fino alle terre d'oriente ed é stata raccolta con l'aviditá di un figlio da un batterista kamikaze, che con il cospicuo aiuto di temerari bassisti, l'ha fatta rivivere con lo spirito calcolista ed il ritmo frenetico delle grandi metropoli.

Nei frangenti di "Pallaschtom" (2000), fra i suoi inaccessibili e intricati sentieri, dopo tre lustri di ricerche, Tatsuya Yoshida trova la quasi perfezione stilistica sposando i codici della antica civiltá kobaiana con la rabbia e violenza della societá post-moderna.

Zeuhl in abito math-core. Sun luszt!

Hamatai !

Fur ek is prog

Elenco e tracce

01   Pallaschtom (02:09)

02   Gharaviss Perrdoh (02:37)

03   Znohjmo (03:36)

04   Nivaftopoftz (01:11)

05   Celledomi Guazto (04:06)

06   Guamallapish (04:18)

07   Korromda Peimm (02:12)

08   Kippssidamn (04:52)

09   Czerudmuntzail (03:41)

10   Schvostess (01:59)

11   Blimmguass (04:02)

12   Bupphairodazz (03:54)

13   Jallamjikko (01:15)

14   Ffilhizabmn (04:06)

15   Quetzalcoatl (05:39)

16   Yawiquo (06:49)

17   Classical Music Medley (01:15)

18   Hard Rock Medley (02:30)

19   Progressive Rock Medley (02:32)

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