Una elegantissima Tour Eiffel svetta in una Parigi uggiosa e triste, la malinconia diventa inevitabilmente solenne ed orgogliosa, in gustosa contrapposizione la falcata impudente di una donna con una pelliccia che ricorda rigogliose foreste d'Africa, in estrema sintesi: l'amore si spoglia della sua nobiltà e scende nella dimensione umana. L'amore è descritto in tutte le sue piu svariate sfaccettature: passionale, fragile, religioso, materno, platonico, ma è sempre segnato da un dolore costante, un demone.
Questi sono il messaggio e la meta della Morris, ma il percorso è altrettanto impegnativo: occore camminare su finissima erba con pericolosi tacchi a spillo.
Il comportamento della Morris è intelligente ed esemplare: va via sicura e spedita, glielo permettono una squisita sensibilita musicale, le atmosfere condensate di teatralità e soprattutto una voce che può condurci ovunque, ma ha l'accortezza di camminare in punta di piedi, di non peccare di superbia, e siamo felici di scoprire che nel prato non si formano buche e non si alzano zolle.
Gli episodi sono tutti di valida fattura, cito un particolare "Nothing Comes From Nothing", e la rivisitazione di "Blind Old Friends", si spazia dal blues al jazz al pop con la tendenza a sperimentare.
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