I film che riguardano tematiche religiose da sempre ci affascinano. Non so dire esattamente il perchè, forse per il valore sociale di un argomento tanto oscuro quanto quotidiano o, più probabilmente perchè dietro tutto vi è un forte senso di mistero e di paura legato a qualche cosa che non si conosce a fondo ma deve esserci per forza.

Ovviamente il cinema è sempre stato legatissimo ad argomenti pseudo religiosi, a volte con il pretesto artistico di dire la sua, a volte con il più bieco fine di farne spettacolarizzazione e atre volte ancora con la pretesa di "rimettere in riga" lo spettatore "pecorella smarrita". Si è visto di tutto al cinema in questo senso: la narrazione storiografica, la rivisitazione critica fino anche all'estremizzazione (quasi) blasfema... ma come ogni grande genere, anche questo contiene un sottogenere, ed ecco che ogni tanto viene fuori un film sugli angeli. Ognuno di noi ha la propria personale sensibilità di fronte ad argomenti così delicati e si rapporta con occhio critico alle versioni sceniche e/o artistiche che gli vengono proposte, purtroppo troppo spesso come prodotti da discount di ultimo ordine; ecco, per me gli angeli del cinema sono quelli di Wim Wenders ma di certo non si può credere e pretendere che ogni autore abbia quella stessa profondità e delicatezza... ma questa è un'altra storia.

Anche in "Legion" si parla di angeli... Dio è arrabbiato (come dargli torto) con gli uomini e pensa che se secoli prima aveva mandato il diluvio per fare piazza pulita, adesso è il caso di fare una carneficina uccidendoci tutti. Gli angeli saranno i carnefici, entreranno in possesso dei corpi umani e come una armata improvvisata avranno il compito di portare in atto la nuova apocalisse. Logicamente anche nelle alte sfere a qualcuno questo non piace. C'è qualcuno di loro che ancora crede nella bontà umana e arriva a disubbidire al gran capo per salvarci tutti. Si tratta dell'Arcangelo Michele che piomba sulla terra armato come Rambo e con la dialettica di Terminator, con lo scopo di difendere l'unico essere umano che potrebbe riportarci sulla retta via. Tutto ciò comporta una fulminea e divertente guerra lampo tra gli angeli inferociti e un gruppetto di persone assediate in un locale squallido nel mezzo del deserto, capeggiate ovviamente da Michele.

Ecco, questa è una rappresentazione degli angeli che non mi piace e, vi assicuro, non perchè loro debbano essere necessariamnte buoni e caritataevoli (in effetti le sacre scritture ci hanno insegnato cose diverse), ma perchè sembrano essere messi in questa pellicola solo per il fatto chè già era stato fatto, nello stesso identico modo, con vampiri, demoni e mosrti vari... mancava quindi, in una situazione scenica uguale, un elemento differente, quasi di shock per lo spettatore. Beh, questo shock in effetti non arriva. Arriva solo un profondo senso di già visto (quasi sgradevole) e di imbarazzo (il duello tra Michele e Gabriele sfiora il ridicolo).

Si è voluto, in pratica, mettere insieme due clichè classici del cinema degli ultimi anni: il piccolo gruppo di persone imprigionate che fanno i conti tra di loro e con loro stessi per salvarsi la vita contro forze quasi imbattibili (in questo senso The mist e 30 giorni di buio erano molto più efficaci) e l'argomento angelico che da poesia e salvezza si trasforma in guerra e minaccia (L'ultima profezia e Constantine erano senza dubbio più accattivanti). L'esperimento non funziona, pur inventandosi trucide situazioni e personaggi al limite (la vecchietta e il gelataio sono tanto paurosi quanto divertenti) che magari ci faranno dimenticare di questo film se non in 3 mesi, forse in 4.

P.S. se volete sul serio avere uno shock e uno scossone sulle vostre più profonde credenze, vedetevi "Dogma" e vi divertirete in modo sicuramente più intelligente.

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