Nail, ovvero uno degli album più intensi e potenti della storia della musica tutta. James Thirlwell, in arte Foetus, giunge a questo prodigioso capolavoro nel 1985, in anticipo di almeno un decennio su molto rock avvenire. Nail, ancora oggi, presenta lati oscuri e poco chiari, ma è anche questa la forza primaria di un'opera immortale che riesce in ogni caso a sconvolgere l'anima dell'ascoltatore, nel bene e nel male, al di là di ogni significato o barriera.
Per comprendere a fondo la sua portata artistica non basta quindi soffermarsi ad un'analisi specifica della musica, per quanto possa risultare utile, ma bisogna innanzitutto premettere la portata "filosofica" che caratterizza tutti i brani.
Come una sorta di Freud, Foetus porta a termine la sua rappresentazione di musica industriale penetrando nel nostro inconscio, mostrandoci una dimensione psichica profonda in cui si concentrano i sentimenti più distruttivi e pericolosi dell'animo umano, che vanno da istinti malvagi a fantasie omicide passando per pulsioni di carattere sessuale.
L'inconscio si trasforma così nella dimensione dell'uomo priva di criteri logici, nella quale regna sovrana l'irrazionalità, ma ciò che differenzia l'inconscio di Foetus da quello di Freud è la sua connotazione fortemente negativa, quasi maledetta.
Detto questo, possiamo chiarire lo scopo di questo concept album, che si identifica nel raggiungimento della liberazione o redenzione, ottenibile però attraverso veri e propri paradossi, vivendo in maniera diretta gli aspetti più ripugnanti e disgustosi che caratterizzano la nostra esistenza, quelle condizioni che ci vengono mostrate dall'inconscio. In definitiva la musica di Foetus è caratterizzata da una tensione distruttiva a dir poco terrificante che combacia con una visione del mondo e della vita che è infernale.
Il conseguimento di questa consapevolezza (mondo = inferno) porta alla naturale conseguenza della liberazione dalle paure nascoste che caratterizzano la vita di tutti i giorni, come sottolinea la conclusiva "Anything (Viva!)" - "Any Goddamn Thing I Want" - in un clima glaciale che sembra sancire l'annullamento di ogni valore morale mediante l'esplosione di tutti gli strumenti.

Tuttavia,il percorso per arrivare a questa verità non è affatto semplice da affrontare,anzi,viene presentato sin dall'inizio come tortuoso e ricco di ostacoli.Si parte con "Theme From Pigdom Come",quasi due minuti di epicità wagneriana,in cui Thirlwell dimostra la sua passione per la musica classica e d'avanguardia. L'atmosfera che si respira è da subito gelida,impenetrabile e prepara di fatto l'entrata della successiva "The Throne Of Agony", dal ritmo frenetico e martellante; violenza punk si unisce ad industrial e synth-pop in una fusione a dir poco micidiale che culmina nei rumori sinistri e minacciosi di "!".
In seguito all'esperienza dell'agonia si ha una prima rivelazione dei contenuti inconsci con Pigswill,uno dei brani cardine non solo di quest'album, ma di tutta la discografia di Foetus. Il tema portante è quello dell'omicidio, descritto con enfasi catastrofica in una dimensione apocalittica,attraverso riff di chitarra metallici, con percussioni disturbanti che si sovrappongono alla voce e si inseguono in un crescendo sinfonico straordinario("Destroy,Destroy!!!").
"Descent Into The Inferno" è un altro incubo sonoro messo in scena con classe e disinvoltura,cantato con un tono quasi cantautorale ma allo stesso tempo invasato e ubriaco. Quando Mike Patton sperimenterà certe melodie con i Mr.Bungle sarà fatto passare per genio dai propri fans.
In "Enter The Exterminator" ritroviamo un Foetus narratore di vicende, episodi criminali in un'ambientazione metropolitana mentre con DI-1-9026 viene operata una destrutturazione e ricostruzione di generi diversi e lontani fra loro, come il jazz, il funk, l'industrial stesso, che si sublimano in uno stile musicale fortemente originale che sa di nuovo sempre e comunque.
"The Overture From Pigdome Come" è il proseguimento dell'iniziale "Theme From Pigodm Come", una sinfonia industriale che rimanda ancora a Richard Wagner riportandoci alla luce il senso tragico e drammatico dell'esistenza dell'individuo.

Difficilmente condivisibile, ma anche per questo assolutamente geniale, questa concezione utopica della vita umana profondamente degradata nelle sue oscenità permette per la prima volta all'industrial di trasformarsi in qualcosa di "assoluto", un qualcosa in grado di sposarsi alla perfezione con altre culture musicali contemporanee.
Dopo tutte queste belle parole, solamente una in particolare può sintetizzare al meglio quanto detto a proposito di Nail. Non vi resta che indovinarla, magari procurandovi il disco in questione.


  • turkish
    29 ott 04
    Recensione: Opera:
    "lati oscuri e poco chiari": mi piace, dai, quasi come il "rock avvenire" ;-)
  • turkish
    29 ott 04
    Recensione: Opera:
    Quasi quasi lo aggiungo tra i generi: "rock avvenire". Chi è d'accordo?
  • G__á
    29 ott 04
    Recensione: Opera:
    non DeGeneriamo...:-)
  • Recensione: Opera:
    E beh, allora ci vuole anche il "manifesto sound" :-)
  • Airone
    29 ott 04
    Recensione: Opera:
    Questo disco e Foetus sono i prossimi. Amici e critici ne parlano come un capolavoro immenso. Ottima recensione, questi sono i nomi che destano la curiosità. Appalusi.
  • 3poundsoflove
    30 ott 04
    Recensione: Opera:
    frutto di ondarock questa recensione.
  • Saint Huck
    30 ott 04
    Recensione: Opera:
    Non mi sembra proprio la recensione di ondarock questa;fatta bene e con un'interpretazione molto personale.
    Conosco Foetus da circa 14 anni ormai e posso confermare che Nail è un capolavoro straordinario ma consiglio anche altri album geniali come Hole e Thaw,che meritano parecchio.
  • Lucifero
    2 nov 04
    Recensione: Opera:
    xrq prova....
  • philosopho
    15 set 05
    Recensione: Opera:
    posso sapere dove posso trovarlo??
    sempre la stessa storia...come lo chiedi dentro un negozio ti ridono in faccia quasi..fanculo alla maledetta musica commerciale di merda!
  • pretazzo
    25 apr 06
    Recensione: Opera:
    Parlare di industrial per Nail e' riduttivo. Foetus e' l'unico musicista al mondo in grado di far andare a braccetto Wagner con Tom Waits, e di sparare un giro di basso swing e coretti anni 50 su di una base ritmica sintetica. Disco che trasuda di anni 80 fino al midollo, eppure e' tra i meno datati del suo tempo. Ad ogni ascolto riserva sempre delle gradite sorprese. Foetus e' stato uno dei piu' grandi arrangiatori di tutti i tempi. Un genio, uno che, pur utilizzando le "fredde, monotone e asettiche drum-machine" degli anni 80, aveva un concetto del tempo molto libero...In Nail il demenziale va di pari passo col tragico, in barba alla seriosita' del "vero" industrial...E i campionamenti da Mission Impossible e da Grieg sono autentiche genialate...Un'ultima cosa, che spesso molti non fanno notare: la voce! J.Thirwell era un cantante della Madonna, a meta' strada tra Beefheart e Cave, malefico e potente!!!
    • fuggitivo
      2 dic 11
      "Un'ultima cosa, che spesso molti non fanno notare: la voce! J.Thirwell era un cantante della Madonna, a meta' strada tra Beefheart e Cave, malefico e potente!!!" Ma anche no. Anzi, quando si sforza di imitare Tom Waits è popo ridicolo.
  • philosopho
    25 apr 06
    Recensione: Opera:
    Ora che l' ho ascoltato posso dirlo: capolavoro...sotto tutti i punti di vista. Foetus è stato fenomenale soprattutto nell' elevare un tipo di musica come l'industrial a genere colto..il suo sound sembra più musica da camera che punk. Geniale..e come ha detto il recnsore, un disco avanti di decenni.
  • odradek
    25 apr 06
    Recensione: Opera:
    Questo non lo ricordo, ma ho ancora il vinile di Hole, che però non ascolto da una vita. Leggo anche tra i commenti giudizi entusiastici: ricordo che in quegli anni era molto prolifico, e c'era bizzarria nella sua compulsione compositiva, che se non sbaglio adottava anche nomi diversi. Troverò il modo di riascoltare anche questo. Ma,ragazzi, non è che genialità e capolavoro si leggono troppo spesso e a riguardo di troppi autori e dischi?
  • Festwca
    28 apr 06
    Recensione: Opera:
    Ma Mission Impossible non è uscito nel '96 (11 anni dopo)? Possibile che per la colonna sonora abbiano plagiato The Throne of Agony di Foetus?
  • pretazzo
    28 apr 06
    Recensione: Opera:
    Mission Impossible era una serie TV degli anni 60...Il film con Tom Cruise e' un remake (con la stessa colonna sonora) :-)
  • Festwca
    24 giu 06
    Recensione: Opera:
    mmm, a ben pensarci abbasso il voto di 1. Il fatto è che questo disco è troppo poco costante, ci sono tre capolavori magnifici (Pigswill, Exterminator e DI-1-9026) contornati da troppi altri di minor valore. Descent into the Inferno, ad esempio, è un bel pezzo ma niente di così trascendentale, poi c'è l'overture che è ripetuta due volte. E alla fin fine The Throne of Agony non è che sia così eccezionale.
  • pretazzo
    24 giu 06
    Recensione: Opera:
    A mio modesto parere, "Throne of Agony" e' uno dei brani piu' maestosi e piu' malvagi di tutti i tempi; "Descent into the inferno" e' puro genio; l'unico brano che non mi convince al 110% e' forse l'ultimo, magari un filino troppo auto-indulgente e pomposo...Ma il disco, nel complesso, resta un capolavoro...
  • pretazzo
    16 ago 06
    Recensione: Opera:
    L'ho ascoltato due volte in due giorni: davvero geniale! Pigswill e' come quando torni da una mezza-sbronza e non riesci ad addormentarti: non decolli mai! Un incubo! There'll be a HOT TIME in the OLD TOWN tonight!!!
  • RegularJoan
    21 set 06
    Recensione: Opera:
    con questo disco l'industrial si avvicina alla maturazione definitiva. Perfetto soprattutto per l'uso dei suoni e la tecnica di assemblaggio
  • Festwca
    31 ott 06
    Recensione: Opera:
    23 ottobre 2006: dopo un lungo periodo in cui è stato praticamente introvabile, l'hanno finalmente ristampato alla Some Bizarre Records: edizione in digipak, rimasterizzato e con tutto l'artwork originale (e lo stesso per Hole). Era l'ora!
  • Sanjuro
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Che voce odiosa e stupida Foetus
  • pretazzo
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Che uscita odiosa e stupida Sanjuro
  • Festwca
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Comunque ultimamente stanno tornando in stampa delle robe incredibili: solo questo mese Nail e Hole di Foetus e, udite udite, Irrlicht di Schulze! (ne approfitto per rialzare il voto: cinque, non ci sono cazzi). "Che voce odiosa e stupida": è proprio quello il punto, mi pare.
  • pretazzo
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    mah...per me la voce di Thirwell non e' ne' odiosa e men che meno stupida...che significa, poi, una voce "stupida"???
  • Festwca
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Bé, è volgarmente esagerata e volutamente "macha", a fini spesso autoironici, forse intendeva quello.
  • pretazzo
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    mmm...forse...una voce grottesca...oh complimenti per la multicolore parata di copertine del tuo profilo... :-)))
  • Festwca
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Grazie, cerco di tenerla aggiornata ai miei gusti più possibilmente attuali. Non è esibizionismo, il discorso è: Festwca ha scritto questo commento/recensione, vediamo quali sono i suoi gusti per inquadrare il suo giudizio. Penso che ogni utente di DeB dovrebbe avere una pagina degli artisti preferiti, così da intendersi meglio quando ci si parla. Io l'ho messa in un formato il più possibile accessibile (colorato).
  • Sanjuro
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    O forse Sanjuro era ironico e voleva spezzare questo clima di culto giusto per ridere un po :) Grande Foetus !!
  • pretazzo
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Con questa abiura ti sei salvato dall'impiccagione. :-DDD
  • Sanjuro
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    CHe grossa montagna di cliche e musica di merda Foetus!
  • Festwca
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Sanjuro, mavaccaghér!!! (A quando una rece dei Bongwater?)
  • Sanjuro
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Foetus è un artista a tutto tondo, grande foetus!! Ahah ma ascoltate ancora Foetus come i bambini delle elementari, roba per sciroccati!! Foetus: il mozart dei tempi moderni, industrial da camera luccicantissimo!! beh ora vi dirò perchè Foetus fa letteralmente cacciare: è australiano. :P:P:P . Non so i Bongwater non li ascolto quasi mai, mi sto dedicando a Scratch Acid, Residents, Jesus Lizard e tantissimo Kraut Rock. Ho ordinato il libro Krautrocksampler, ho fatto bene??
  • Festwca
    1 nov 06
    Recensione: Opera:
    Hai fatto benissimo. Io l'ho letto d'un fiato in 2-3 giorni e c'ho scoperto dei gruppi fantastici.
  • lux
    27 mag 07
    Recensione: Opera:
    Five, is the magic number.
  • lux
    27 mag 07
    Recensione: Opera:
    no è copiata, One is the magic number.
  • Neu!
    30 lug 07
    Recensione: Opera:
    e già...
  • maryg
    3 set 07
    Recensione: Opera:
    grandissimo disco
  • morningstar
    28 apr 08
    Recensione: Opera:
    Disco bello da paura... grazie della dritta
  • xyz
    27 ott 08
    Recensione: Opera:
    Bellissimo, piace pure alla donna :), e pensare che all'inizio quelle drum-machine mi facevano letteralmente vomitare.
  • jdv666
    26 giu 12
    Recensione: Opera:
    ah, ma guarda, non l avevo ancora votato... aprofitto dell ascolto per recuperare. ottimo disco e grande artista, o solo questo e hole per ora, ma meritano davvero entrambi, come giá detto nei commenti sopra siamo in territorio industrial, ma non solo... da ascoltare!
  • fuggitivo
    9 mag 14
    Recensione: Opera:
    Dopo poco ci ho fatto l'abitudine all'orrendo sound anni '80 e l'ho apprezzato a pieno. Che dire, un capolavoro.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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