L’appetito vien mangiando, detto che i piemontesi Screaming Eyes pare conoscano molto bene vista la velocità con la quale partoriscono produzioni negli ultimi tempi.
Partiti sotto le ali protettrici di Ettore Rigotti (ai quali ha prodotto il mini d’esordio “Still Breathing”), il gruppo ha trovato poi in Becko (Hopes Die Last) la persona giusta alla quale affidare le sorti del debut album, pubblicato nel 2011 e intitolato “Greed”. Un disco solido dove il modern metal andava a braccetto con la scuola nordica e il metalcore, aprendo loro diverse strade e portandoli a suonare al di fuori dei confini nazionali.
Oggi gli Screaming Eyes si ripresentano con “For Whom The Sins Are Over”, altro mini che riprende il discorso lasciato dal suo predecessore. Nel pieno di un processo evolutivo in costante aggiornamento, il combo torinese affida a tre sole tracce il compito di dare nuovi imput all’ascoltatore, cosa poco semplice visto il ristretto campo visivo del genere proposto. Spazio quindi a riff granitici e sezione ritmica dirompente, a una voce che col tempo si è rafforzata notevolmente e a una produzione semplicemente perfetta nel dare risalto soprattutto ai suoni. La voglia di emergere è tanta e la cura posta nei minimi particolari è evidente, cose queste che differenziano gli Screaming Eyes dalle classiche band usa e getta in cerca di attenzioni. Certo è sempre difficile capire i motivi che spingano alla pubblicazione di tre soli pezzi, specie se si pensa che vengono in pratica bruciate canzoni che al 90% finiranno poi sul futuro disco.
Dando un parere finale al tutto non c’è che dire: siamo di fronte a una band che ha tutte le carte in regola per fare bene, facciamoli maturare con calma e potremmo avere piacevolissime sorprese.
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