Quattro brani, due vinili da dodici pollici, 45 giri al minuto, un brano per facciata, circa 30 minuti di cupa schifezza dub pisciante sangue.

Quattro brani, due a marchio Shackleton, due remix dei medesimi da parte di T++ e Mordant Music, i remix dei medesimi non somigliano neanche lontananamente alla loro versione a marchio Shackleton, l' orgasmo sullo scheletro del già allora defunto dubstep, ormai materia decomposta, lo spirito delle sperimentazioni più ardite della On U Sound possiede corpi e menti.

"Fireworks" e "Undeadman": tribalismo arido, diradato e narcotico, cazzutissimi e bastardi bassi mastodontici trascinati su sabbie roventi, riverberi ed echi insondabili, una sorta di Muslimgauze sotto oppiacei, uno sconquassamento neuronale al rallentatore.

T++ e Mordant Music si avventano sui due brani come avvoltoi famelici su carogne seccate al sole, le puntute ossa di "Fireworks" sotto il trattamento di T++ si trasformano in secco e duro groove schiacciasassi tramortente trafitto da rumorismo centrifugo ed asciutto, "Undeadman" nelle mani di Mordant Music assume forme cangianti, mimetiche ed instabili, gioca e si sollazza con una sorta di ritmica hip-hop e cut-up/dj vari marca Mo-Wax istintivi ed allucinati, il basso fa il resto, evitando di fare alcun prigioniero di sorta.

Questa è pura merda dub aggiornata al degradante ventunesimo secolo, nessuna astrazione ed intellettualismo, forme concrete di "musiche per corpi", solo puro luridume dub.

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