Hubbell: Le persone sono più importanti dei loro principi

Katie: Le persone SONO i loro principi

Basta questo estratto di uno dei dialoghi più importanti di "The Way We Were" per capire già molto della storia portata sul grande schermo da Pollack nel 1973, il film racconta, attraverso la storia d'amore tormentata di due anime decisamente contrapposte, una piccola porzione della storia USA, pochi anni dalla fine degli anni '30 fino ai primi '50, un'epoca di enormi cambiamenti nel costume ma anche nella politica del tempo.

Hubbell e Katie sono due studenti dalla vite opposte, ricco, bello e disimpegnato lui, povera, bruttina e fervida sostenitrice del partito comunista lei; si incontrano, o meglio si scontrano al college, si innamoreranno durante la seconda guerra mondiale, un errore per entrambi. Il grande difetto di questo film è il volere trattare troppi temi contemporaneamente, i due protagonisti incarnano le anime contrapposte della società americana del periodo, società che cerca di tenersi stretta i benefici della ripresa economica del dopo '29 ma che non può non volgere il proprio sguardo ai pericolosi mutamenti di scena in Europa. Basta questo già per costruire la trama, ma il voler dare un'ampia panoramica del periodo con una narrazione cronologica non funziona del tutto, i dialoghi sono fondamentali ma spesso quelli tra Hubbell e Katie sono esasperati, Katie soprattutto ha nella sua passione politica il suo grande limite, che viene giustamente anche citato da Hubbell, i principi politici per lei sono tutto e questo alla lunga è incomprensibile agli spettatori, è possibile che non ci sia una via di mezzo per Katie? Anche Hubbell ha dei difetti, è un po' lo stereotipo del ragazzo americano dai grandi sogni, sogni che sono tutti legati alla carriera, ad una vita facile senza troppi problemi, a lui tutto sommato interessa poco il fatto che mentre si diverte tra i campi del campus c'è qualcuno che sta combattendo in Spagna per la propria libertà. Il tagliare con l'accetta Katie e Hubbell lascia abbastanza con l'amaro in bocca, questo è il grosso difetto della sceneggiatura, per il resto "The Way we Were" è una pellicola interessante, ben diretta con alcuni momenti molto intensi come la resa finale della coppia di fronte all'impossibilità di una vita insieme o l'appena accennato tema della persecuzione politica di McCarthty nei confronti dei sospettati di comunismo ad Hollywood.

Se la regia di Pollack è abbastanza fluida, la recitazione di Robert Redford e di Barbara Streisand un po'meno, l'attrice americana ha sempre avuto la tendenza al recitare troppo e questo in "Come Eravamo" è molto evidente e il personaggio di Katie ne esce troppo calcato e poco reale, è difficile affezionarsi a lei e alle sue idee, Redford invece è passabile ma non emoziona. Il film è stato accorciato di dieci minuti dopo la prima presentazione al pubblico che rispose in modo molto freddo, le scene tagliate (dieci minuti in tutto) erano purtroppo fondamentali per alcuni passaggi del film, sono i momenti più politici e questo ha fortemente ridimensionato la pellicola trasformandola in un bel film, ma che lascia la sensazione che poteva essere molto di più.

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