Anche in "Margherita Dolcevita", Benni, mi sorprende. Come trama mi piaceva molto di più "Il Saltatempo", ma ho apprezzato molto anche qui.
"Margherita Dolcevita" è un personaggio incredibile, dove le catastrofi e la paura (non del classico uomo nero attenzione! Ma della bambina della polvere) vengono trasformate in un film immaginario o una barzelletta, o comunque qualcosa di comico. Con la sua mente maliziosa e sempre con la risposta pronta. Ammirevole la sua confessione che il treno erotizza! Perchè troverà il suo vero amore lì e i fortunati potranno essere: il Che, il cantante dei Radiohead, una lesbica o un controllore sexy. Lei, che correndo nei prati verdi era la ragazza più leggera del mondo e se ne strafregava dei suoi chiletti in più. Margherita, la ragazza più sorprendente e sveglia che esista, dal giocare con il suo amico zingaro lava vetri, al guardare il suo cane Pisolo mentre fa la cacca e calcolarne l'altezza, a scrivere poesie e solo inizi di storie, a seguire la mamma -come tutte le mamme di oggi- mentre guardava le soap che non finiscono mai, alle prese con un fratello più grande tifoso sfegatato e uno minore supergenio innamoratissimo della prof di matematica.
Margherita si fa di cioccolata, di cielo azzurro e di stelle. Lei, ragazza polemica e geniale, che pensa che "La comunicazione perfetta esiste. Ed è il litigio".
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