Sorprendersi a volare guardando il mondo con occhi differenti verso il basso, là dove tutti appaiono come piccole formiche intente a correre contro il tempo, quel poco tempo concesso alle nostre vite.
Guardare verso il basso dove si stipa il solito ragazzotto dentro il proprio veicolo ascoltando l'ultima hit (rigorosamente pubblicità telefonica fischiettata o il Vasco di turno) del momento a tutto volume, pensando che così verrà ricordato ed apprezzato. Guardando verso il basso dove i "cavalieri-portabandiera" della musica italiana vendono le loro puerili truffe come oro colato.

Semplicemente volando sopra tutto questo senza sforzarsi troppo di darne un senso, librandomi su soffici correnti d'aria, mi imbatto in una cattedrale sonora, inquietante ed affascinante nella quale è poesia sperdersi. Così è Stefano Panunzi!
Una cattedrale sonora barocca, piena di opere d'arte e freschezza che da sola è monumento nazionale... uno di quei monumenti da gustare a poco a poco e nel quale è un piacere tornare per lasciarsi affascinare da ciò che non si ha avuto il tempo di approfondire. Panunzi è volo dell'angelo che dall'alto non strilla per farsi sentire, riempie il mondo della sua presenza senza farsi scorgere. Ed è proprio questo il problema: il farsi conoscere!

Se il buon Stefano fosse di origine inglese oggi avrebbe un seguito mostruoso, al contrario è solo romano. Ed è imbarazzante pensare che "artisti" romani come Ramazzotti siano i portavoce dell'Italia all'estero quando nell'underground vi è l'Arte vera, la voglia di scrivere qualcosa che sarà per sempre. Lontano da quella musica fatta di "giri di do" ed accordi sempre uguali e fini a sè, Stefano vive in un limbo sonoro immenso, estemporaneo, universale e cosmico.
Già! Cosmico come la musica che Panunzi concepisce per i pochi eletti che lo ascolteranno. Ma di cosa stiamo parlando? 'Timelines' è un disco di SMISURATA BELLEZZA che trae la sua ispirazione da un immenso calderone di idee. In esso non è difficile scorgervi accenni allo space-rock, al miglior Sylvian e Fripp di Gone to Earth, ai tappeti sonori cupi made in Porcupine Tree del mitico Barbieri, alle derivazioni sonore dei Nosound e No-man, alle migliori produzioni targate Jansen-Barbieri-Karn e ideazioni sonore che rimandano al David Torn di "tripping over god" e via discorrendo.

Panunzi ripercorre quanto di buono v'è stato negli anni '80 e '90 condendolo in una salsa eterea di tastiere, clarinetti, sax, mellotron, violoncello, chitarre warr, flugelhorn, tromba e chi più ne ha più ne metta. Tutto appare minimalista, ma minimalista, in fin dei conti, non è. L'elaborazione sonora è maniacale tanto che è difficile isolare un'unica traccia da eleggere a singolo per eccellenza. Spesso non vi è neanche una vera e propria separazione tra le tracce del disco quasi a dimostrare che la musica non è un elemento "finito" da racchiudere in confini prestabiliti.
Il disco è tutto sulla stessa linea rigirandosi su se stesso in una perfezione che poco si addice all'umana condizione. Note lunghe in un ambient cosmico ed oscuro ospitano peripezie di sax e clarinetto dell'ottimo Alesini, sui quali imperversa sovente il tipico basso elegante e tecnico di Mick Karn. Voci eteree vengono spesso confuse e fuse con gli strumenti in un'unica soluzione sonora. Niente è tangibile e si resta sospesi in un volo che poco si addice a chi vuole la musica italiana limitata alla canzoncina pienamente, e stancamente, espressa dai vari Ligabue di turno.

Qui siamo di fronte alla vera trasgressività sonora ed è targata Italia. Tanti gli ospiti a suonare questa megalitica opera d'arte. Tra i nomi si scorgono: Nicola Alesini, Giacomo Anselmi, Mike Applebaum, Peter Chilvers, Giancarlo Erra (Nosound per chi ancora non lo conoscesse), Fabio Fraschini, Daniele Iacono, Haco, Gavin Harrison, Mick Karn, Nicola Lori, Diego Mancini, Sandra O'Neill, Laura Pierazzuoli, Giampaolo Rao, Markus Reuter, Rima ed Angelo Strizzi.

Musica per la testa e per il cuore, pane dell'anima va a toccarne le impenetrabilità più profonde. Lasciate che questo vento vi accarezzi e vi scivoli dentro... abbandonatevi al volo dell'angelo facendovi portare sopra il cielo della vostra città. Da lassù il mondo vi apparirà nuovo... diverso, più sciocco di quanto non vi sia mai apparso prima.
Un merito particolare va poi alla casa di produzione e distribuzione, la RES music, che ha sposato una politica che difficilmente li arricchirà, ma che produce una musica di sicura qualità. Se quanto vi ho detto vi ha anche minimamente colpito... bhe... non vi resta altro che accertarvene andando a comprare 'Timeline's. Avrete tra le mani un autentico capolavoro!

PS: nel sito che vi ho allegato troverete i samples di tutte le tracce. Buon ascolto.

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