Dopo l'ottimo esordio "Word Gets Around" e la consacrazione con "Performance And Cocktails", gli Stereophonics centrano il successo internazionale spianandosi la strada con "Have A Nice Day", ipercommerciale singolo che lancia l'album "Just Enough Education To Perform". La svolta a livello di sonorità rispetto ai predecessori ha qualcosa di clamoroso, visto il nuovo orientamento più che deciso verso sonorità acustiche di chiara matrice americana: l'opener "Vegas Two Times" (a mio modesto parere tra i più bei pezzi del trio) può sviare (incipit giocato sui cori, poi una rullata energica che annuncia un riffone di chitarra bello solido), ma ci pensa poi "Lying In The Sun" a indirizzare l'audience verso la reale atmosfera del disco, con la voce (come sempre) rauca del nanetto Jones che si adagia su un semplicissimo giro di chitarra acustica e porta ad un ritornello disteso e rilassato. Si torna a latitudini rockeggianti con il primo singolo "Mr. Writer", ballata-invettiva contro i giornalisti, in possesso di un arrangiamento curatissimo giocato sull'intrecciarsi di voce, chitarra effettata e tocchetti di piano qua e la che creano una bella atmosfera, sulla quale si adagia un Jones ispirato e bravo come al solito nel valorizzare il suo particolarissimo timbro vocale. "Step On My Old Size Nines" è un altro numero acustico american-oriented, e ci introduce alla succitata "Have A Nice Day" (il coretto pa-para/pa-pa-para-ra è da denuncia istantanea) e a "Nice To Be Out", ennesimo pezzo acustico che stavolta varia nell'utilizzo della batteria (leggermente più ritmata). "Watch Them Fly Somedays" reintroduce la chitarra elettrica, anche se prosegue sulla linea delle ballate (pezzo comunque molto piacevole); si entra successivamente in una parte del disco in cui il discorso inizia a farsi monotono, sino ad arrivare a "Maybe", forse il miglior pezzo del lotto. La struttura è la stessa di tutti i pezzi acustici dell'album, ma qui, a differenza di "Have A Nice Day", il coretto nel bel mezzo della canzone prende una piega piacevolmente orecchiabile, che si coniuga bene con l'atmosfera del brano. L'album si chiude in maniera simile a come è iniziato, in modo energico ed elettrico ("Rooftop"). Nella special edition di "J.E.E.P." è inclusa la cover di "Handbags And Gladrags", pezzo di Rod Stewart.

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