Quando si dicono le coincidenze...

A volte mi piace  fare il bastian contrario, ecco quindi che non più di due giorni fa ebbi da stroncare l'osannato "funny Games U.S.", di cui il sito porta mio esile commento. Ma l'assurdo vuole che proprio ieri ebbe a vedere un film (non ancora giunto in italia) dal titolo "Mum & Dad", del regista esordiente Steven Sheil.

Sono qui a scriverne in anticipo perché non so se tale film giungerà mai in Italia. Assolutamente malato, il film inglese narra la storia di una ragazza di origini romene che ha la sventura di perdere il bus ed essere costretta a passare la notte a casa della di lei "amica" plus genitori et fratello. Lo sviluppo della trama è molto lineare e prevedibile raccontarla sminuirebbe la potenza visionaria della pellicola. Si può però dire che il film, pur rimandando alle tipologie "Hostel", "Saw", "Non aprite quella porta" e, soprattutto, "Funny Games" in versione rovesciata, risulta agghiacciante nella scelta contrappuntistica di scene assolutamente feroci e placidi quadretti familiari, nell'ambientazione periferica ( il quartiere Heathrow di Londra) e nell'uso di un'algida fotogfrafia, incasellata in raccapriccianti scenografie del terrore.

Ma ciò che sorprende di più di quest'acclamato esordio del regista inglese è la qualità dell'interpretazione di ogni singolo attore. Dalla bravissima Olga Fedori, all'inquitante Perry Benson, nel ruolo del padre. Ogni singolo personaggio ha una ricchissima caratterizzazione psicologica che permette allo spettatore di partecipare in maniera molto emozionale alle (dis)avventure di Lena ed a parteggiare per lei.

Assolutamente lontano da qualsiasi "patinismo" americano, il film sorprende nella sua serafica capacità di risucchiare lo spettatore in un vortice gore di malato fascino.

Un altro splendido film dell'orrore dalla terra dei Bretoni dopo "the descent" di Neil Marshall. Da cercare e vedere.

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