Non risulta che debba pagare alimenti.
Non pare neppure il tipo che si gioca il cielo a dadi.
E allora perché cazzo ci sforna sta baglionata, il nostro amatissimo e biondissimo Sting?
Il megatour coi Poliziotti non è bastato a far cassa (e perdipiù a farla bene)?
E allora perché? Perché? Fortissimamente: perché?
Anzitutto si tratta dell'estasi del raffazzonamento.
Se la memoria non mi tradisce, infatti, c'è pochissimo materiale inedito. Al limite si può trattare di una buona parte di materiale poco noto.
Per la gran parte si tratta di un misturone di partecipazioni e comparsate fatte e subite, senza il filo logico portante, necessario perché la canzone sia intelligente (in questo caso la citazione la giriamo all'intero disco...: le canzoni, prese una per una nel loro contesto, o quantomeno in un contesto compiuto, il senso l'avrebbero eccome...).
Ma qui si raschia il fondo del barile con la scusa dell'ospitata di lusso. Si passa indecentemente sulla linea sottilissima, e da rasoio, che divide l'opera sì commerciale, ma comunque gradevole, dalla solenne presa per il culo.
Oltre all'insopportabile e innegabile sfondamento nell'universo sempre più insopportabile del buonismo.
Così come il nostro Divo Claudio passa incurante, nell'automonumento QPGA, da Titty Iron a Battiato, così il Divin Pungiglione passa altrettanto incurante da Iglesias (!!!) a Frank Zappa.
Panico.
Davvero, forse, l'unica cosa gradevole e (almeno per me) sconosciuta dell'operazione è una swingante, paracula ed ironicissima "Murder By Numbers" del Nostro ospite dal mai troppo compianto Zappa (io non ne sapevo nulla, pur ritenendomi cintura nera settimo dan di poliziotti, pungiglioni & C....).
In soldoni: tolto qualche episodio gradevole e qualche altro persin bello, l'insieme dell'operazione fatica a trovare un senso, e purtroppo segna ancora una volta l'infinita paraculaggine che distanzia Sting da gente come Springsteen, Bowie o Waits, la cui coerenza artistica potrebbe essere, almeno a cervello e talento, alla portata del biondissimo, bellissimo e sanissimo inglese.
Incredibile ma vero, con una carriera gigantesca alle spalle ed un dono di dio (anima&tecnica) invidiabile, pare proprio che questo genio perennemente incompiuto fatichi a trovare una propria strada dritta, coerente. In una parola, una strada pienamente "artistica".
Poi il dubbio, l'illuminazione, la ricerca, l'applicazione delle attenuanti generiche e l'assoluzione: pare che codesto prodottino, confezionato perfettamente e credibilissimo, sia una "fan compilation" e si trovi solo in Rete.
Opera, dunque, che parrebbe non ufficiale.
Forse. Speriamo.
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