Avevo già intuito il potenziale live dei SEBP ascoltando il loro primo full-lenght (The Swindler), confermato oltre ogni rosea aspettativa dopo averli visti dal vivo il 24/08/2006 in quel di Casarano (provincia di Lecce).

In questo splendido secondo album i SEBP mettono in fila 11 perle di indie rock d'autore verrebbe da dire vista l'alta qualità della produzione effettuata anche per questo album da Giulio "Ragno" Favero (per chi non lo sapesse ex-One Dimensional Man) a 2 anni dal primo lavoro esce il 21 aprile 2006 "Small Rooms" che vede il power trio affermarsi come una delle realtà più solide in campo indie rock non solo italiano ma anche europeo (visti i tour europei che la band intraprenderà) e che fa ben sperare per il futuro di questa band che viste le qualità potrebbe affermarsi a livello mondiale…

L'album mostra un suono maturo (senza dimenticare la precedente esperienza) e se un piede è piantato nel passato, l'altro è rivolto verso nuovi orizzonti sonori decisamente interessanti. "Small Rooms" si apre nel migliore dei modi, "In John' Shoes" mette i brividi, "I hate you God/For what you've done" canta Gionata (Mirai-chitarra voce) e si entra subito nel mondo dei SEBP, fatto di potenza sonora allo stato puro (ricordando per certi versi i Refused) ma anche di sofferenza come narra appunto il bellissimo opener, si passa subito dopo all'anfetaminica "Rage Age" ed è al 100% delirio, "So Shy" un episodio abbastanza nuovo per la band e si fa apprezzare per la sua freschezza compositiva e l'immediatezza melodica che sprigiona. "Need A Gun" è la canzone che mi fa impazzire più delle altre, che sarà anche il secondo "singolo" e video estratto dall'album (non è giusto parlare di "pezzo più bello dell'album" in questi casi), riportando alla memoria un certo indie rock di stampo Touch'n'Go Records confermando la caratura internazionale del gruppo, arriviamo così al primo "singolo" del disco (e anche primo video) "Feel Sleepy" che dire, è purtoppo da tempo che non sentivamo una hit cosi, melodica e devastante, tranquilla e schizofrenica allo stesso tempo; più che consigliarne l'ascolto non si può…

"Hold On" ci fa riassaporare le atmosfere più cupe e catartiche che il gruppo è solito proporre su album (già con "Sister" sul primo album) ma in maniera diversa e originale (con una splendida seconda voce ed un piano). "Guilty" è un esplosione di rabbia, passione, insomma quello a cui i tre Super Elastici ci hanno abituato con ottime canzoni come appunto questa "Guilty" che sembra spuntare da una produzione targata Steve Albini (grazie anche al mitico Giulio "Ragno" Favero, a proposito vi consiglio i suoi lavori con Bachi Di Pietra) per la sua inaudita energia. "Selfmade Popsong" fa sembrare la precedente "Guilty" il gemito di un neonato e sentirla dal vivo è un'esperienza indimenticabile provata dalle orecchie del sottoscritto che dopo quel fantastico concerto hanno fischiato per 2 giorni!!! 2 giorni!!! Grazie SEBP!!! Ma non è finita qui, "16 Bits Vs 16 Trks On 2'' " e uno splendido strumentale che vi mostrerà di che pasta sono fatti I SEBP se non l'aveste ancora capito… Si chiude in bellezza con "Julie The Splinter" dal tiro ineccepibile e "Grace is Lost" (sentite l'attacco dei tre dopo il riff iniziale… SPETTACOLO!!!!!!!!!).

Non ve li fate scappare se sono dalle vostre parti, è un consiglio da amico, non ve ne pentirete, per saperne di più: www.superelasticbubbleplastic.net; www.myspace.com/superelasticbubbleplastic. Poi non dite che non vi avevo avvisato… Buon ascolto.

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