Un campo lungo, in lontananza una ragazzina vestita con un abito rosso, poco adatto alla sua età, cerca di camminare in equilibrio su una rotaia della ferrovia che passa dalle sue parti. Un senso di straniamento e malinconia trasmette il suo canto, un po' triste, tanto disilluso e solo.

Nel 1966 Sydney Pollack realizza "Questa Ragazza è Di Tutti", adattamento cinematografico di Francis Ford Coppola dell'opera in atto singolo "This Property Is Condemned" di Tennessee Williams. Si volge lo sguardo verso il Sud degli USA in piena depressione, una piccola realtà rurale in cui la gente vive un'ordinaria esistenza spinta da una pigra inerzia, solo la ferrovia porta lavoro e riesce a dare un senso alla comunità. In questo triste e desolato spicchio di Mississippi vive Alva (Natalie Wood). Alva è una ragazza con un sogno: abbandonare la prigione umida in cui è costretta a vivere per vedere un po' di mondo, per lei rappresentato da New Orleans o altre grandi città che la ferrovia attraversa. Vive in una terra che non le può dare nulla ma che chiede tanto, anche la sua dignità. L'arrivo in città di Owen Legate (Robert Redford), un dirigente ferroviario mandato a fare dei tagli di personale e ridimensionare la ferrovia, porta scompiglio tra gli operai e quando questi cerca di portare via Alva e salvarla da una misera esistenza la comunità si ribella.

Girato con uno stile personale fluido, concreto ma con qualche concessione a passaggi di grande effetto, questo film ha il merito di raccontare una storia sì semplice, ma interessante e decisamente ai margini. Il mondo rurale del sud degli USA è da sempre fonte inesauribile di storie, e in questa pellicola il riportare una figura femminile schiacciata dall'ambiente che l'ha cresciuta è una conferma dell'interesse di Pollack di sfuggire a narrazioni più convenzionali (tre anni dopo sarà la volta de "Non Si Uccidono Così Anche I Cavalli", ancora la grande depressione protagonista). Natalie Wood ci regala un personaggio molto bello e tormentato, a volte disincantato altre più freddo e razionale ma alla fine Alva è una ragazza che cerca di migliorare una realtà amara arricchendo la sua vita di fragili e ingenue bugie:

Owen: "... è lo stesso Peabody Hotel in Memphis in cui alligatori e anatre nuotano insieme nella stessa piccola vasca?"

Alva: "Sì! Proprio quello"

Owen: "...ah, ma guarda un po'. Vorrei proprio sapere come fanno a fare in modo che gli alligatori non divorino le anatre. Ma tu pensa.."

Fotografia molto bella; l'inizio è splendido, la tecnica del flashback usata per raccontare la vita della protagonista tramite il racconto della sorella minore Willie (è lei che cammina lungo la strada ferrata all'inizio) è ben gestita da Pollack. Ottimi Redford e la Wood; consigliato sempre a chi ama le storie semplici della gente comune.

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