Musicalmente, loro non sono capaci di fare dischi brutti. Giocano a memoria da quasi quarant'anni, smentendo regolarmente i detrattori che li aspettano al varco. Poi "Age of Unreason" è particolarmente figo perché apre maggiormente alla melodia, a quella tradizione folk che unisce l'anima di realtà diversissime, da Simon & Garfunkel…