Sui film ambientati nel buon vecchio Far West vi si può dire ogni cosa, che i dialoghi erano sempre i soliti, che gli attori avevano solo due espressioni e che i film sarebbero stati classici anche se i primi piani sugli attori non fossero durati mezz'ora cadauno, ma di certo ciò che rende contribuisce a rendere affascinanti le storie del lontano occidente è proprio il territorio, il Far West stesso quindi, con il suo clima arido, i suoi vasti territori desertici, i lunghi viagghi misurati a giorni e il fitto alone di mistero che celava ogni personaggio.

Le storie di Billy Candle e del Reverendo Ray si uniscono seguendo un' unica via e si alternano nel game play, adeguandosi alle storie dei due personaggi. Billy, ragazzo di origini messicane, inizia la sua avventura andando alla ricerca di un vecchio tesoro azteco ma si ritrova costretto a fuggire dalle ingiuste accuse di omicidio della madre amplificate da pregiudizi razziali nei suoi confonti, trovandosi uno contro tutti la sua ricerca si trasforma in fuga per la vita, ed essendo solo contro tutti si ritrova a scappare nel modo più furtivo possibile (dunque le sue missioni sono di tipo stealth). Se alcuni giochi riescono a trasmettere sensazioni da incubo, CoJ, attraverso le parti che vedono come protagonista Billy riesce a farti sentire la stessa sensazione di solitudine del fuggiasco costretto ad agire senza farsi vedere e spesso ritrovatosi solo anche in mezzo ai canyon, incrociando come altre forme di vita solo dei serpenti a sonagli a al massimo banditi da freddare prima che riescano ad allarmare il resto del gruppo, elementi che aiutano a rendere la fuga solitaria davvero realistica.

Tutt'altra storia quella del Reverendo che decide di mettersi all'inseguimento di Billy dopo averlo scovato a fianco della madre morta ed indotto a pensare all'omicidio dalla fuga istantanea del ragazzo, in realtà impaurito dal rischio di essere catturato ed accusato ingiustamente dell'accaduto. I continui attacchi da parte dei banditi in rivolta e quest'ultima visione fanno andare fuori di testa il Reverendo, che prima di iniziare l'inseguimento si reca in chiesa a recuperare dentro un vecchio baule due vecchie rivoltelle, e qui ha inizio anche la sua avventura, accompagnata dalla convinzione di poter uccidere per conto di Dio(!). L'uomo di fede si dimostra un abile pistolero (e le sue missioni quindi sono ti genere sparatutto), e può godere anche della storica modalità "bullet time" (modalità dove il protagonista per pochi attimi riesce ad essere più veloce degli altri in un conlfitto a fuoco, schivando i proiettili in stile Matrix e potendo mettere facilmente a fuoco i nemici, e non è altro che una concretizzazione del carisma del protagonista di turno, inizialmente esclusiva del gioco Max Payne ma in futuro utilizzata anche in molti altri sparatutto in prima persona), inoltre, nell'inventario possiede l'arma più bizzarra che abbia mai visto, e non solo nel mondo virtuale, la bibbia. Usata per confondere i nemici ha come attenuante il fatto che ti concede di tenere in mano una sola rivoltella! LA FEDE E' TOSTA DEB-COWBOYS!

ENTUSIASMANTE anche la modalità con cui si affrontano i boss, ossia il duello alla vecchia maniera, dove il più preciso e veloce sopravvive.

Per quanto riguarda le musiche, non riuscendo a prendere niente che non sia Ennio Morricore come esempio preferisco evitare il commento, però il gioco d'intensita c'è, le musiche che trasmetto l'odore del pericolo ci sono ed iniziano a farti preoccupare per bene.

Una splendida spaghettata western schiaffata in prima persona, per qualche crampo alle dita in più!

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