Stati Uniti, 1962. Il primo pentito della mafia americana fa le sue prime dichiarazioni davanti a Bob Kennedy. Si chiama Joe Valachi. È un uomo tarchiato, con la voce roca per le troppe sigarette, che parla per la prima volta delle 5 Famiglie di New York, e del “sindacato del crimine” che comprende il crimine italiano, irlandese ed ebreo.
Dopo aver fatto le sue dichiarazioni, che per la prima volta fanno conoscere al grande pubblico il nome di “Cosa Nostra”, (20 anni prima di Buscetta) viene messo in galera. Si fa portare dei fogli, e comincia a scrivere a ritmo frenetico le sue memorie – credendo probabilmente di essere ucciso o di morire da un momento all’altro (si spegnerà nel 1971).
Scriverà diverse centinaia di pagine. L’FBI chiamerà le sue memorie “The Valachi Papers” (le carte di Valachi) e ne permetterà una parziale diffusione. Sono ancora oggi un tesoro prezioso, per via della prodigiosa memoria di Valachi.
Nel 1972, l’anno de “Il Padrino”, venne realizzato anche questo film. Dal punto di vista cinematografico, questo lavoro è poca cosa. Dal punto di vista recitativo invece è eccellente, con un grandissimo Lino Ventura nel ruolo di Vito Genovese e Charles Bronson nel ruolo di Valachi.
Quanto a ricchezza storica, questo film è senza dubbio un capolavoro (dimenticato).
Troverete Valachi che entra in Cosa Nostra, diventando l’autista di Salvatore Maranzano – l’unico personaggio citato con il suo vero nome da Mario Puzo, e citato da Clemenza ne “Il Padrino II”.
Scoprirete cos’è la “Guerra Castellamarese” (1930-1931) nella quale le famiglie alleate a Maranzano (originario di Castellammare del Golfo, da cui il nome) sfideranno l’arroganza di Joe Masseria, e porteranno Lucky Luciano (glaciale nell’interpretazione di Angelo Infanti) a tradire il suo boss – Masseria appunto – in un ristorante di Coney Island, con un vero “coup de theatre”.
Troverete poi la divisione di New York in 5 famiglie e subito dopo assisterete all’attentato a Maranzano nel suo ufficio di Park Avenue il 10 Settembre 1931, quando Lucky Luciano prese il suo posto come “capo di tutti i capi”, dando inizio alla storia della mafia moderna.
Ironia della sorte. Gli omicidi di Masseria e Maranzano rimasero impuniti, perché il mandante di entrambi, Lucky Luciano, morì qualche mese prima che Valachi cominciasse a parlare.
Un film da vedere assolutamente, se volete conoscere le vere origini di “Cosa Nostra”, e se volete conoscere due grandi attori italiani forse sconosciuti.
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