Parlare di un film di Terrence Malick è come parlare di qualcosa di astratto e assolutamente soggettivo. Non esiste un film di questo regista che non abbia diviso le critiche. Malick, docente di Filosofia, fa un film ogni morte di papa, ma quando lo fa, cazzo, allora vuol dire che ha veramente qualcosa da dire. E si vede che ci mette l'anima. Nulla è lasciato al caso, passa dall'uso di silenziose panoramiche a claustrofobiche riprese in steadycam, naturalmente senza sbavature.

"La sottile linea rossa", uscito nel lontano 1998, è una pellicola lenta, lentissima, di difficile comprensione, ma splendida. Non bisogna neanche lontanamente pensare di paragonare "La sottile linea rossa" a "Salvate il soldato Ryan" di Steven Spielberg, sono due modi di fare cinema totalmente diverso. Mentre Spielberg è ossessionato dal realismo e dalla brutalità nuda e cruda dello scontro, Malick ci ricorda come dei soldati non sono solamente sconosciuti che combattono al fronte, ma sono persone con emozioni e ricordi personali. Paure, angosce e difficoltà.

La storia è semplice, un plotone di soldati, guidati dal sergente Nick Nolte, cercherà di prendere il controllo di una collina, nella battaglia di Guadalcanal nel Pacifico. Tutto è raccontato nei minimi particolari, lentamente, alternando battaglie furiose a splendide sequenze a sottolineare la silenziosa bellezza del paesaggio. Tutto, ogni fotogramma, ogni inquandratura, potrebbe essere incorniciata ed appesa in camera tipo Poster.

Questo è Malick, nel bene o nel male, che crea uno dei migliori film di guerra mai realizzati, ingiustamente sottovalutato, e a mio parere è di poco superiore perfino ad "Apocalipse Now".

Lontano anni luce dal patinato, confezionato splendidamente, ma privo di mordente, "The New World", questo "La sottile linea rossa", va guardato con occhio attento e vigile, possibilmente rilassato. Ad aggiungere sostanza al film, un'ottima recitazione di un cast stellare (Sean Penn, il già citato Nick Nolte, Jim Caviziel, John Cusack e i camei di John Travolta e George Clooney).

7 Nomination all'oscar e nemmeno una statuetta. Peccato.

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