Voglio iniziare questa recensione con un'affermazione magari forte, una provocazione che potrebbe infastidire qualcuno: il cinema dell'estremo oriente è il miglior cinema al mondo, nonostante quelle frasi da ignoranti (perdonate l'espressione offensiva) come "eh ma hanno gli occhi a mandorla, fanno film brutti e noiosi; non guardo i film dei musi gialli, sono pallosi; ecc", che dimostrano un razzismo e un'ignoranza cinematografici che fanno accapponare la pelle.

Detto ciò, Confessions. Devo ammettere che questo è il primo film di Tetsuya Nakashima che io abbia mai visto. Confessions è un film potentissimo, devastante ed emozionante come pochi altri. Un perfetto mix di generi, una base di film drammatico alla quale si aggiungono strati di revenge movie, di thriller e una punta di horror, oltre a una spruzzatina di romanticismo tragico. E il tutto è perfettamente equilibrato grazie ad un magistrale lavoro di scrittura che si traduce in un altrettanto magistrale lavoro di regia.

La storia è ambientata nel mondo dell'adolescenza, rappresentata però con un occhio molto maturo ed intelligente, evitando stereotipi banali che hanno sempre infestato i film che hanno a che fare con quel periodo della vita. Nonostante che i protagonisti della storia siano ragazzini, la vera protagonista è un'insegnante. La loro insegnante: una donna la cui figlia è stata uccisa da uno degli alunni. E decide di vendicarsi senza rendersi protagonista di una spirale di sangue (come accade nella maggior parte dei revenge movies, come Kill Bill, Lady Snowblood o I Spit on Your Grave). La sua vendetta è molto più subdola e crudele, poiché lavora sulla psiche dei ragazzini, che finiscono per autodistruggersi. L'insegnante, in questo modo, è una burattinaia e le vite degli alunni sono i suoi burattini. La cattiveria e la violenza di questo film è disagiante e disturbante ma, al tempo stesso, estremamente galvanizzante.

Se riuscite, guardate questo film in lingua originale. Non lo dico per quella faida (a mio avviso inutile e stupida) "lingua originale vs doppiata". Io stesso a volte li guardo in lingua originale e altre doppiati. Ma Confessions, probabilmente, è l'unico film che guarderò sempre e solo in lingua originale: sia per conservare l'eccellenza delle interpretazione dei ragazzi protagonisti sia perché l'eleganza della lingua giapponese (che, però, non conosco né capisco) si sposa alla perfezione con l'eleganza narrativa e registica del film.

Non voglio dire altro, per stimolare la vostra curiosità. Dico solo un'ultima cosa: recuperatelo assolutamente.

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