L.A. non è l'acronimo di Los Angeles come verrebbe facilmente pensare trattandosi dei Beach Boys, si riferisce a "Light Album", album della luce. Ma quanta luce c'è in questo Lp del gruppo californiano pubblicato nel 1979 a chiusura del decennio? Poca a dire il vero, luce flebile appena percettibile nulla a che vedere con il caldo sole della baia di Santa Monica o dei variopinti tramonti di Long Beach.
Di fatto il gruppo è tenuto insieme da Carl Wilson, il genio di Brian è completamente perso da tempo in viaggi di difficile ritorno e Dennis ha sempre più problemi di droga e alcool. Il precedente lavoro "M.I.U. Album" era passato sostanzialmente inosservato, la parabola ha ormai incontrato il punto di flessione da tempo e con "L.A. (Light Album)" si è molto vicini a scrivere la parola fine alla gloriosa storia di questo gruppo. Nelle dieci canzoni che ne formano l'ossatura il contributo di Brian è praticamente nullo, si limita a qualche traccia vocale registrata tempo prima, una parte per piano, un arrangiamento e nient'altro. Firma con il fratello Carl uno dei momenti positivi del lavoro, "Good Timin'", che apre il disco in modo quasi distaccato, un brano pregevole, una delle ultime loro perle che forse è più bella nella versione affidata alla roca voce di Dennis piuttosto che ai solari timbri di Carl. Dennis regala due brani tratti dalle sue sessions per "Bamboo", "Baby Blue" e "Love Surrounds Me". Canzoni gradevoli, ben arrangiate così come la sua voce in "Angel Come Home". I contributi di Al Jardine e Mike Love si limitano per il primo alla inconsistente "Lady Linda", interessante solo la parte per clavicembalo, il secondo scrive "Sumahama", composizione dai piacevoli sapori orientali e con un bel arrangiamento per le voci e le parti di synt. I dieci minuti disco di "Here Comes The Night" sono inascoltabili e inconcepibili, le altre tracce non lasciano segno.
Alla fine "L.A. (Light Album)" non è nel complesso un brutto disco, è migliore del precedente ma come già detto in precedenza mostra un gruppo ormai alla fine del suo percorso artistico, che però non si fermerà al '79 ma proseguirà in modo imbarazzante fino ad oggi sopravvivendo anche alle perdite prima di Dennis e poi di Carl Wilson.
Elenco tracce e testi
06 Sumahama (04:08)
Sumahama
There's a lover's leap in old Japan
Where the lovers walk along the sand
Hand in hand at Sumahama
Sumahama
Born a lovely oriental daughter
Never ever having met her father
Asks some questions of her mother
Tell me tell me mama
Will you ever go again to Sumahama
Perhaps you'll find love there
Somewhere between the Earth the sky and water
There at Sumahama
Sumahama
In the autumn as the leaves are falling
One can almost hear the lovers calling
From the sea at Sumahama
Sumahama
Years have past and tears have long since dried
But no amount of time could hope to hide
A love so strong from Sumahama
Tell me tell me mama
Will you go with me back to Sumahama
Perhaps you'll find him there
Somewhere between the Earth the sky and water
There at Sumahama
Sumahama
Soko auku esoru tota chika
Tenay taio toa de daorita
Kero nino shioui hama
Itso itso mama
Sumahama ni
Itso maka iku no
Sugi ta io
Sogashi ni u mi nuka naka Sumahama
Sumahama
There's a lover's leap in old Japan
Where the lovers walk along the sand
Hand and hand at Sumahama
Sumahama
Paki niki no maga kiroyoni
Sabi shiko kana shekoino da
Sumahama no mi tara
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