Dopo una parentesi adolescenziale dedicata alla musica heavy metal, il chitarrista e songwriter Peter Svensson e il bassista Magnus Sveningsson, ispirati dal pop inglese, decidono di dare una svolta alla propria carriera e assoldano il tastierista Lasse Johansson, il batterista Bengt Lagenberg e la timida cantante Nina Persson (che si presenta al provino chiedendo di cantare da sola, con i membri della band fuori dalla stanza ad ascoltare) per dare vita ai Cardigans.
Il loro album d'esordio "Emmerdale" del 1994 spalanca le porte l'anno successivo all'ottimo successo discografico (planetario) di "Life", di matrice sorniona, elegante e poppeggiante. Atmosfere soft per un contorno di tastiere eleganti e melodie orecchiabili. Leggero, amichevole, a tratti si stacca dal pop e diventa funky, si perde in sonorità anni 60, ricorda strumentazioni alla Beach Boys, ma è un suono completo e ben strutturato e la vocina della cantante è davvero carezzevole.
Un viaggio nel nouvo pop svedese, di cui sono stati simbolo per la seconda metà degli anni novanta, se vogliamo confermandosi ed evolvendosi con matrici più oscure (e personali) nell'album successivo "Gran Turismo" di gran lunga più rokkettaro-dark ed aggressivo. In "life", la cui patinata copertina mette in mostra la graziosa cantante, si gioca e si scherza. Ha un sound allegro, estivo, spassoso e frizzante. Inevitabile, sul rintocco delle tastiere hammond e le schitarrate funky, il flauteggiare sinuoso, non percepire delle sonorità passate e malinconiche. Piacevole ed unico.
"Carnival", il singolo che apre l'album, ha venduto tantissimo anche in Giappone. Da ascoltare la tastiera hammon, le percussioni tintinnanti e l'arrangiamento poppeggiante un suono che difficilmente è stato usato negli anni '90. Validissima anche "Daddy's Car" (traccia 3) le cui schitarrate pulite e sincere si fondono bene col tema ludico del pezzo. Brillante "Sick and Tired", la cui struttura allegra e scanzonata si sposta su un pop-rock molto masticabile. L'album rimane su buoni standard anche nelle tracce "Tomorrow" e "Rise and shine", mantenendo le sonorità e il mood fino a qui incontrato, per aprire al lentone "Beautiful One". Curiosa e noir "travelling with Charley". Dolcissima e romantica "Celia Inside" è forse il pezzo più carezzevole e malinconico dell'album, quasi una ninnananna.
Insomma, bravi davvero. Un album apprezzabilissimo, in cui il gruppo si mette alla ricerca di un sound pop, con venature funky e pop-rock, riscoprendo dei suoni anni 60 e 70, trasmettendo un'immagine pulita, fresca e sobria di un pop-rock davvero molto fruibile. Della Band, questo rimarrà un album unico per stile mood e riconoscibilità.
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