Ecco un album che non mi aspettavo.

Fondamentalmente i Chemical Brothers piaciucchiano un pò a tutti: amanti dell'elettronica, discotecari, truzzi in erba, radical chic con l'amore incondizionato per le droghe leggere, ravers in un momento di relax... È innegabile: garbano proprio a tutti. Chi più, chi meno. Ho deciso di dedicare qualche riga a questo album perché al contrario degli altri ascoltati finora mi pare degno di nota. Partiamo dal presupposto che la mia conoscenza in merito si ferma al primo album (Exit Planet Dust), che ritengo un ottimo album di elettronica tunz tunz ma di quella fatta bene, che garba anche a noi radical chic con la puzza sotto il naso e una particolare predisposizione per la musica francese e altre stronzate smielose. Ah, ovviamente includo anche varie Hit + o - commerciali, + o - carine, solitamente usate per spot pubblicitari o sigle di programmi profondamente rilevanti quali LE IENE (italia1) o -che cazzo ne so, basta che lo guardano in tanti- ..

Detto ciò, non nego di aver ascoltato per qualche tempo, ma intensamente, l'album Surrender, ma in tempi ormai andati, talmente andati che l'ascolto avveniva tramite arcaica musicassetta. Il motivo di cotanto interesse e orgogliosa approvazione per queste 8 tracce nasce dalla (a parer mio) somiglianza con i cuginetti Death In Vegas, per i quali nutro della sincera ammirazione. Questi, hanno partorito 4-5 album di elettronica pura, della più ascoltabile però. Roba che puoi pure ballare, in alcuni casi, anche se prevalentemente sono roba da associare a situazioni statiche di routine domestica, mentre ti fai il tuo cazzo di thé o ti leggi un libro. È un'elettronica leggera, senza pretese, da sottofondo. Che dopo venti minuti che l'ascolti, preso a fare dell'altro, dici "Belin però figa 'sta roba". Si, è tipo Elettronica da camera, giusto per coniare un neologismo. Le tracce sono tirate avanti per cascate di muniti senza particolari sconvolgimenti, ripetitive e mai noiose. Ripetere lo stesso riffetto per svariati minuti senza stufare non è affatto facile, e credo che a 'sto giro ce l'abbiano fatta, 'sti Chemical Brothers.

Non credo sia l'album del secolo, assolutamente no. Credo che me ne stuferò entro pochi giorni. Ma gli va riconosciuto di essere un album "carino", di quelli che ascolti svogliatamente, ma che sotto sotto ti garbano. Dal momento che te ne accorgerai, te ne sarai già stufato.

Elenco tracce e video

01   Snow (05:06)

02   Escape Velocity (11:57)

03   Another World (05:40)

04   Dissolve (06:21)

05   Horse Power (05:51)

06   Swoon (06:05)

07   K+D+B (05:40)

08   Wonders of the Deep (05:12)

09   Don't Think (07:44)

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Altre recensioni

Di  Frankie89

 Ecco, allora, il nitrito iroso dell’incazzatissima "Horse Power": brano la cui riproduzione durante i corsi di aerobica è stata vietata dai più importanti trattati internazionali sui diritti umanoidi.

 Il loro miglior disco dai tempi di Come With Us (se non di Surrender): 4,5 e poche chiacchiere.


Di  Ilpazzo

 L'album è valido, validissimo, un gioiello elettronico il cui unico limite è quello di rimanere imprigionato in un marchio di fabbrica ormai troppo marchiato.

 Escape Velocity esplode un delirio interplanetario! Le stelle che si uniscono simulando figure di persone che danzano, il cuore ti arriva in gola, sei su un ottovolante cerebrale.