Un'esplosione di colori. Ecco cos'è quest'album acustico di Chick Corea. Colori caldi che si mescolano fra loro in una grande tavolozza musicale cangiante come un tramonto tropicale. Un album diretto, che arriva prima al cuore che alla mente. Con il filo conduttore di un pianismo prepotentemente espressionista, con ben più di un richiamo al be-bop, con pochi lenti e una grande spinta vitale a dominare gran parte dei brani.
Premo il tasto "play". Pochi accordi nervosi, un tema semplice, breve e diretto, di quelli destinati a restare in mente. È così che si apre l'album, con le "Fingerprints" di Chick a segnare, come un marchio a fuoco, l'ambiente musicale in cui si muoverà l'intero disco. Jeff Ballard si fa onore sin da subito alla batteria con un drumming reminescente della nuda ruvidità del primissimo Paul Motian (quello di "New Jazz Conceptions" con Bill Evans). Ma la sorpresa è soprattutto il basso di Avishai Cohen. Nevroticamente bello, con una ritmica da cuore impazzito, concentrazione alle stelle, tecnica strepitosa. Un ragazzo da non perdere di vista.
Dopo un "Jitterbug Waltz" ironico e a tratti irriverente, in "Cloud Candy" il New Trio di Chick offre il suo primo omaggio alla tradizione del be-bop, con sonorità reminescenti del grande Bud Powell. Sonorità che si ritroveranno in "The Revolving Door" e che diverranno un vero e proprio tributo in "The Chelsea Shuffle", con la batteria di Ballard che prelude ad un grooving deciso ed energizzante.
Un album convincente, anche se con sonorità non particolarmente all'insegna dell'innovazione, questo c'è da dirlo. In un lavoro il cui titolo è in effetti forse un po' fuoriviante, perché Chick in questo disco guarda davvero più al "Past" che non ai "Futures". E così non si può non cogliere, in brani come "Dignity" o "Nostalgia", l'autoindulgenza in quel pianismo raffinato ma un po' anodino del precedente solo album "Expressions".
Ma per fortuna c'è l'anima latina, quello "Spanish Heart" di Chick, che anche in questo album ci regala scenari colmi di ritmi sensuali e senza tempo. Su un magnificente basso di Cohen, "Rhumba Flamenco" e "Anna's Tango" sono vere delizie imperdibili, dove la musica diviene pura danza, corporalità, un inno magnificente al dionisiaco. Un ottimo album, questo, non il capolavoro di Chick, ma comunque un ottimo album.
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