Dire che i Fall di Mark E. Smith sono poco conosciuti in Italia è un eufemismo.
Rarissime sono le citazioni su riviste specializzate e difficilissimo riuscire ad accedere alla loro musica. Eppure si tratta di una band a suo modo storica, che ha alle spalle 25 anni di carriera. Finora un'ulteriore difficoltà veniva dalla caoticità della discografia di questa band che conta un numero incredibile di dischi, Ep,singoli, live etc etc.
È veramente utile quindi l'uscita di questa bella compilation che racchiude episodi da tutti i periodi della loro storia fino ad un recente singolo del 2003.
Nel corso degli anni i Fall sono diventati sempre più il progetto del leader Mark Smith che è rimasto l'unico membro fisso in una girandola di formazioni ed è l'unico vero rappresentante del marchio Fall.
Il gruppo nacque nell'epoca punk ed ha sempre conservato quell'etica del fai da te che si esprime nella semplicità di struttura delle canzoni (la prima canzone del cd "Repetition" è un programma da cui non si sono mai scostati in definitiva: "We dig repetition... We've repetition in the music and we're never gonna lose it") e nella incapacità pressoché totale di Smith di cantare. Smith infatti spesso adotta un tono recitato/semicantato che rimane tuttavia efficace ed espressivo.
Il sound si avvicina più al post-punk che al punk vero e proprio ed è fatto della ricerca di ritmi diretti e brutali tenuti in tensione dalla bravura tecnica e dalla potenza espressiva di Mark Smith.
Il fascino principale di questi quadri sonori risiede nella sensazione (che si prova raramente ascoltando musica) di entrare in un mondo tutto particolare, fatto di regole sue, idiosincratico rispetto al mondo esterno: il mondo dei Fall. Questa straordinairia originalità e coerenza del personaggio sarebbe controproducente se la qualità di scrittura delle canzoni non fosse rimasta sempre alta fino ad oggi.
L'ascolto e l'assimilazione del cd richiedono tempo (è un doppio cd di quasi 80 minuti ciascuno) ma è un impresa che ripaga l'ascoltatore. Si tratta di un gruppo che in fondo ha lasciato una grande impronta nel mondo indie inglese ed anche americano.
Consigliato.
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