"Vacation" del 1982 era la coda del disco d'esordio, molti brani erano già in repertorio live e nonostante non fosse travolgente e fresco come "Beauty and the Beat" era un buon party album di pop-punk. Le Go-Go's non sono mai state una band facile, liti continue e abuso di alcol e droghe ne hanno minato fin dagli esordi di fine anni '70 le basi costringendole ad una storia tumultuosa e discontinua fino ad oggi. Quattro compositrici, a vario livello, si pestavano i piedi le une con le altre e il carattere irrequieto di Belinda Carlisle complicava il tutto. Nonostante un periodo difficile che vede anche la batterista Gina Shock operata per un soffio al cuore, venne fermata perché rischiava seriamente la vita e di morire in concerto, il gruppo riuscì a fare il salto di qualità e confezionare l'ultimo album prima del ritorno a fasi alterne tra la metà degli anni '90 e primi '00. "Talk Show" viene quasi interamente registrato in Inghilterra, la terra che le aveva accolte agli inizi prima dell'esplosione del primo disco che le fece tornare di corsa in California. Rispetto ai primi lavori è più ricercato negli arrangiamenti, un'evoluzione dei suoni surf verso una forma meno rozza che avrebbe poi distinto in parte i pezzi scritti a quattro mani della coppia Carlisle-Caffey nei lavori solisti della cantante. Sempre la sezione ritmica potente e precisa di Valentine/Shock alla base, con quest'ultima che limita le ossessive rullate alternate a colpi secchi con cui arricchiva i dischi precedenti inserendo colpi di abbellimento senza mai far ricorso ai Pad elettronici che imperversavano nel 1984. La Lynn drum fa capolino in tre pezzi ma a colpire subito è l'intro frenetico di piano di "Head over Heels", l'opening track di "Talk Show" che mette in chiaro che il disco vuole anche soprattutto divertire. Kathy Valentine si ritaglia un ruolo più importante come autrice e i suoi contributi al basso sono sempre interessanti, sia nel giro che distingue "Head over Heels" sia nella traccia conclusiva "Mercenary", riproposta nella nuova edizione anche in una notevole versione live acustica del '90 con una Carlisle che scatena tutta la ruvidezza della sua voce cantando di questo amore sofferto e tradito. Il canto è sempre spinto e mai troppo pulito come in "I'm with you" e "Turn to You" con la seconda voce di Jane Wiedlin ad alleggerire un po' la tensione. Chitarre frenetiche, qualche parte di piano suonata da Charlotte Caffey definisco il suono delle 10 tracce di "Talk Show" presupponendo i possibili eventuali sviluppi futuri; poco dopo il tour di supporto al disco però la band si sfascia definitivamente con l'abbandono di Jane Wiedlin e un tentantivo non riuscito di andare oltre. Una manciata di anni vissuti pericolosamente e sempre al massimo hanno alla fine presentato il conto.

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