Disco affollato questo Lovers degli Sleepy Jackson! Velvet Undergorund, Beach Boys, Daft Punk, Tom Petty, Beck, The Mercury Rev, Joy Division, The Flaming Lips, George Harrison, The Church... ma non saranno troppi?
Pop psichedelico in "Good Dancers", rock dalla batteria martellante in "I'm Waiting For My Man" ooops no scusate in "Vampire Racecourse", dark morbido in "Rain Falls for Wind", country-blues in "Old Dirt Farmer"...

Ma quante diverse influenze si possono mescolare in un disco senza avere come risultato un album che sembra una raccolta delle tue canzoni preferite?
Non lo so, probabilmente moltissime, la cosa importante è la famosa impronta personale, quello che distingue il talento da una xerox e che io non trovo nei 13 brani di Lovers, l'ultima opera dell'australiano Luke Steele e dei suoi Sleepy Jackson.
Sí proprio suoi, perché pare che il 23enne Luke Steele sia un personaggio difficile, molto esigente e poco disponibile ad ascoltare gli altri, tanto che i componenti della band sono cambiati per ben 3 volte dal 2001, se n'è andato anche il fratello, nessuno riesce a sopportarlo!

Un vero talento egocentrico e schizofrenico? Forse, ce lo diranno il tempo e i prossimi dischi, certo è che si sta "costruendo" un'immagine di genio tormentato che si nasconde dietro ironia e strafottenza.
Il solito clichè? Sostiene Luke di voler fare una musica universale e che ogni canzone DEVE essere diversa dall'altra per arrivare alle persone più diverse... dall'alcolizzato di 42 anni alla modella di 20.

Beh, accidenti io non sono né uno (non ancora) né l'altra (ha ha) ero di fretta, ho sentito solo 2 pezzi e me lo sono portato a casa... si ascolta volentieri, non dico di no... soprattutto "Good Dancers" che aveva anche un video divertente... mah?! Forse sono io che non ci arrivo, ma mi sono quasi pentita di averlo preso...
Ah, è uscito per la EMI Music Australia. Luglio 2003.

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