Il surf… dalla città dei laghi.

La città è situata nella parte sud-orientale del Minnesota, lungo le sponde del fiume Mississippi. Nell'area cittadina si trovano 24 laghi di piccole dimensioni, e fu proprio l'abbondanza di acqua a suggerire a fondatori il nome della città. Il termine Minneapolis deriva infatti dalla parola minne, che significa acqua in lingua Lakota, e polis, città in greco. La città è anche nota con il nomignolo di "Città dei laghi"” da Wikipedia – L’Enciclopedia Libera

Da questa città, sul finire del 1963, Tony Andreason (chitarra), Dan Winslow (chitarra e voce), Steve Wahrer (batteria e voce) e Bob Reed (basso) “invadono” gli Stati Uniti con la hit “Surfin’ Bird”, che regalerà loro una notorietà quasi del tutto inaspettata ed un quarto posto nella classifica di vendite Billboard; successo che non riusciranno più ad eguagliare con i successivi (pur ottimi) singoli.

L’idea viene a Wahrer, quando decide di combinare assieme (mash-up ante-litteram…) due brani dei The Rivingtones (“The Bird’s The Word” e “Pa Pa Ooh Mow Mow”), esasperandone la già frenetica ritmica e istupidendone il cantato, tanto da rendere il brano un pezzo di schizofrenia-freak tuttora ineguagliato (le cover in studio dei Ramones o dei Cramps sembrano versioni ordinate e ripulite dell’originale). La scena garage americana deve molto (tutto è un pochino troppo, anche perché contemporaneamente, a Seattle, The Sonics stavano brutalizzando il rock’n’roll, fino a farlo marcire…) a questi quattro surfisti d’acqua dolce, che sull’onda del successo rilasciano nel 1964 un lp che riprende il titolo del 45 giri, senza però averne la medesima fortuna.

Al suo interno una manciata di splendide tavole da surf, tra cui “Misirlou” che Dick Dale & His Del-Tones (altra leggenda del genere) riprenderanno in chiave più acida (chi non conosce la “sigla” dei titoli di testa di Pulp Fiction di Tarantino… ?), "King Of The Surf” (basta il titolo) o “Bird Bath”; ed intriganti rivisitazioni, come il rock’n’roll di “It’s So Easy” (Buddy Holly), il soul della plurisaccheggiata “Money (That’s What I Want)” ed il folklore ispanico di “Malaguena Leccona”.

Nessuno era ancora pronto alla furia demente del quartetto di Minneapolis, le classifiche erano invase dalle onde più morbide e sicure dei Beach Boys o di Jean & Dean; ed I Trashmen vivacchiarono ancora un paio di stagioni sulla spinta di “Surfin’ Bird”, fino allo split di fine 1967, senza poter regalare nessun altro lavoro lungo. Nel 1994 vede la luce “The Great Lost Trashmen Album!”, per la Sundazed, che ripesca i brani a cui stavano lavorando, singoli e retri inediti su lp, più alcuni interessanti demo… pratica messa in atto anche con questo lavoro (ottime le demo-version di “Surfin’ Bird” e “Bird Dance Beat”).

"…Surfin' bird
Bbbbbbbbbbbbbbbbbb... [retching noises]... aaah!
Pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-
Pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Oom-oom-oom-oom-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, papa-oom-oom-oom
Oom-ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-a-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, ooma-mow-mow
Papa-oom-oom-oom-oom-ooma-mow-mow
Oom-oom-oom-oom-ooma-mow-mow
Ooma-mow-mow, papa-ooma-mow-mow
Papa-ooma-mow-mow, ooma-mow-mow
Well don't you know about the bird?
Well, everybody knows that the bird is the word!
A-well-a bird, bird, b-bird's the word"



Carico i commenti... con calma