I londinesi The Vaccines arrivano al quarto album dopo un mezzo terremoto che avrebbe potuto interrompere bruscamente una bella storia, iniziata sette anni fa con una pietra miliare dell’indie rock moderno come il loro esordio “What Did You Espect From The Vaccines?”.
Nel mezzo c’è stato di tutto; un secondo album sempre di successo, ed un terzo che invece non ha funzionato come doveva e che ha messo a dura prova la tenuta della band, compromessa anche dall’uscita dello storico batterista Pete Robertson ed il conseguente ingresso dietro le pelli di Yoann Intonti. Con il successivo ingresso in pianta stabile del tastierista Timothy Lanham, la band si ricompatta ed inizia a lavorare a quello che poi sarà questo nuovo “Combat Sports”.
Intenzionalmente affidato alle cure produttive di un volpone come Ross Orton (suo lo zampino in “AM” degli Arctic Monkeys), il nuovo lavoro inizialmente voleva essere, a detta del leader Justin Young, una virata decisa verso un sound più accessibile e pop. Col tempo però il progetto ha assunto le forme di un marcato ritorno alle origini, certificato dal singolone “I Can’t Quit”; pezzo robusto, melodicamente perfetto e in pieno stile Vaccines, dotato di uno dei migliori refrain nella carriera della band. Per non parlare dell’ottima “Nightclub”, il pezzo che i Kaiser Chiefs ormai da troppo tempo non riescono più a scrivere.
Altri brani che avrebbero potuto presenziare nel fondamentale esordio senza sfigurare sono la clamorosa “Surfing In The Sky” (la migliore del lotto per distacco, una “Wreckin Bar (Ra Ra Ra)” per le nuove generazioni) e l’altrettanto battente “Out On The Street”, mentre l’opener “Put It On A T-Shirt” intinge il sound dell’era “Come Of Age” in un avvolgente afflato 50’s.
Poche le concessioni alla svolta elettronica del precedente episodio, ridotte alla sola (ma strepitosa) “Your Love Is My Favourite Band”, potenziale supersingolo, mentre il primitivo progetto più pop sopravvive tra i solchi delle convincenti “Maybe (Luck Of The Draw)”, “Take It Easy” e “Someone To Lose”, meno graffianti ma indubbiamente ispirate, con l’aggiunta della chicca “Young Americans”, mesto ed inusuale numero per chitarra e voce. Chiude “Rolling Stones”, dominata dai fiati e con un marcato accento epico.
“Combat Sports” è un comeback in grande stile, un riuscito ritorno alle origini con qualche elemento di novità che fa ben sperare per il proseguo della carriera dei The Vaccines.
Traccia migliore: Surfing In The Sky
Elenco e tracce
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