Avete presente "Microcosmos"? Quel film documentario che narra la fantastica vita degli insetti. Ecco immaginatevi immersi in un giardino pulsante di simili meraviglie. E immaginate che ogni suono emesso da questi bizzarri esserini sia di natura digitale. Elettronica da giardino fiorito. Un bzz bzz sintetico di ali di calabrone, un tchik tchik di formichine che avanzano, un'aria sinfonica di farfalle. E poi grooves e drones di api, bruchi, ragni, scarabei, cavallette. Immaginate che tutto questo traffico suoni armonico e naturale come un giorno che passa. Come i brani di questo disco. Invertebrati entusiasti al risveglio mattutino che si animano nel fervore del mercato ortofrutticolo. Eleganti composizioni di centipedi al lavoro. Respiri corti e respiri lunghi. Ma gli insetti respirano come noi? Non importa. Quando riposano producono un suono. Quel suono, fosse quello di cento larve che russano, lo trovate in questo disco. Tradotto in pura forma elettronica. Inserito in una composizione che rende questo giardino sospeso tra euforia e mistero.

Orchestrale come il nome del gruppo. Che in realtà è un'entità unica. Tale Ruaridh Law giardiniere di Glasgow. Celebre dalle sue parti per essere uno dei tre soci dell'enigmatica ditta "The Marcia Blaine School For Girls". Specialisti in arredi per ambienti musicali e visivi con notorietà in ascesa. Timidi, discreti ed intriganti. Lui, poi, con quel nome, ma come si pronuncia Ruaridh? Non importa. Ispira simpatia a prima vista. Teneva un blog, fermo al 21 agosto 2005. L'ultimo post è laconico. C'è scritto: "Nessuna novità, troppi impegni. E in più, nessuno viene a visitarmi". Però, dopo quest'opera, sono in molti a chiedere di esibirsi in performance elettrico-floreali. Passaparola vicini e lontani. Un abile giardiniere è sempre apprezzato. Chissà se passerà dalle nostre parti. Di certo gli chiederei qual è il segreto che rende il suo giardino così lussureggiante. Azzardo. Una miscela base di semenze provenienti dalla rinomata Dusseldorf. Spezie prodotte dalla premiata ditta Plaid. Aromi ritmici a la Carl Craig. Polveri abrasive di Fennesz-landia e concime autoctono firmato Boards of Canada.
Parafrasando il titolo non resta che dire "anch'io fui in Arcadia" e quello che sentii in quel giardino fu oltremodo piacevole. Qualcun'altro se la sente di visitarlo?

Ps: presumo che questo disco sia di difficile reperimento in Italia. Però si possono ascoltare e scaricare due brani interi sul sito della benemerita etichetta (trovate il link nella scheda). E se piace si può acquistare il disco anche su iTunes a meno di 9 euro.
Pps: sul web si possono trovare mix, live e un bel podcast di mezzora del suddetto artista. Generosità scozzese.
Ppps: Sorpresa elettronica del 2005, per molti incluso il sottoscritto.

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