Caro Thelonious,

non è mai stato facile capirti. Sei sempre sfuggito alle etichettature stereotipate dei critici musicali. Sei un genio, un eclettico, un santone pazzo del jazz. Lo sai? Oggi sei riconosciuto come il leader della be-pop revolution degli anni '40, ed insieme a Coltrane e Hawkins hai rivoluzionato il concetto di jazz moderno. Lo sai che hai dato filo da torcere ai musicisti più virtuosi con le tue linee melodiche ultramoderne? Il tuo sound parte da elementi pianistici della Harleem anni '20, poi ti sei evoluto, da solo, con le tue idee, le tue ossessioni e le tue maniacalità. Bisognava toglierti dal piano con la forza, eri capace di passarci intere settimane a provare e riprovare i tuoi pezzi, a carpirne il giusto ritmo, la giusta linea melodica, a cercare di scoprire se dalle tue idee si poteva ricavare qualcosa di buono. Giorno e notte. Non parlavi mai con nessuno, troppo chiuso in te stesso e nessuno ha capito per anni come intendessi la musica; eppure era lei a parlare per te. Era troppo facile darti del pazzo, nessuno poteva immaginare che la tua indisciplina musicale era in realtà disciplinatissima, ossessiva nella ricerca della perfezione e del "groove" adatto. In fondo eri un romantico, un rabdomante misterioso, un colto e brillante idiota dalle idee musicali insondabili. Il tuo processo creativo era frutto di duro lavoro. Per fortuna tuo nipote ha riportato alla luce un nastro in cui provavi un pezzo per 79 minuti, così abbiamo potuto finalmente capirci qualcosa. Parlo di quella volta che hai lavorato su "I'm Getting Sentimental Over You".  Da quel nastro casalingo emerge che tipo eri, nella vita privata e nella fase creativa. Si capisce come ogni nota sia impostata solo dopo un lungo lavorio, mai immediata. Si sente come improvvisi senza mai perdere la traccia melodica e si capisce di quanta padronanza dello strumento tu sia dotato. Ti destreggi maestralmente, cerchi il funky, raddoppi il tempo e canticchi la canzone. Cerchi ossessivamente la variante adatta e studi alterazioni melodiche, dissonanze armoniche e piccole variazioni tonali e ritmiche. Come ti divertivi con tua moglie. La tua vita privata è sempre rimasta un tabù. Ora tutti impazziranno a cercare di capire la tua tecnica immensa. Parlo del "turning the beat around" dove con la mano destra tracci la melodia principale e con la sinistra procedi in modo trasversale invertendo il basso degli accordi fuori battuta. Sembra tu stia suonando fuori tempo, ma ti stai solo divertendo. Oggi ero io a divertirmi ascoltando un tuo vecchio nuovo grande pezzo, "Ruby, My Dear" e mi è venuta voglia di scriverti. Che classico Thelonious. Ci manchi.

Tuo

Uxo

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