"Che palle la filosofia!" - "Che figata la filosofia!"
Quante volte abbiamo sentito o detto una di queste due frasi! La filosofia è da sempre una materia controversa: è ricerca della verità, come sosteneva Socrate, o è un mero esercizio di retorica? E' la via per la conoscenza totale del mondo, o è fuorviante e dannosa?
Nessuna risposta a queste domande è da considerarsi universalmente corretta, come universalmente corretta non è nessuna delle teorie dei filosofi, che siano antichi, moderni o contemporanei.
Ma chi denigra questa disciplina lo fa perchè non ne ha compreso l'obiettivo, che non è rispondere, ma domandarsi. Sebbene Talete (considerato il primo filosofo) iniziò a filosofare per darsi delle risposte sui meccanismi del mondo, fu ben presto evidente che l'importante era la domanda. Muovere le rotelle del cervello, insomma. Questo ci fa fare il filosofo contemporaneo Thomas Nagel (1937) con questo libro. Nella mia introduzione ho citato alcuni pensatori antichi; ebbene l'autore non ne cita nessuno, di nessuna epoca. Niente Hegel, niente Bacone, niente Eraclito. Nessuno!
Il libro è destinato infatti a chi di filosofia non ne sa niente, o a chi vuole saperne di più tramite un differente approccio. Beninteso, Nagel non afferma che non è importante conoscere il pensiero degli uomini del passato, anzi è fondamentale. Ma spesso infarcire un saggio di citazioni di S. Agostino o Nietzsche non è solo inutile, ma anche controproducente. Qui l'autore disquisisce semplicemente su nove dei più importanti dilemmi filosofici, con linguaggio lineare e chiaro, offrendoci spunti per una riflessione personale. Pur esprimendo a volte la sua opinione, non è intenzione di Nagel convincerci di ciò in cui crede, bensì di fornirci materiale su cui pensare.
In un sistema che preferisce sempre più una scimmia accondiscendente a un uomo con cervello, dobbiamo sviluppare ancor più e ancora meglio la nostra natura di esseri pensanti e perciò liberi.
Apriamo le nostre menti.
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